OLBIA. Si rinnova anche quest'anno l'appuntamento con il carnevale di Tempio. L'edizione 2018 di Lu Carrasciali Timpiesu si svolgerà dall'8 al 13 febbraio e riserverà tante novità e sorprese. Non potranno mancare i protagonisti assoluti: Re Giorgio, la popolana Mannena, la Mascotte Frisgiola, gli ambasciatori, i carri allegorici, gli ospiti, i veglioni, la gastronomia tipica, la sei giorni, le frittelle e la musica tipica della festa allegorica più amata dell'isola.
Tutti i particolari dell'evento verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa evento in programma il prossimo 2 febbraio alle 19.30 presso il Teatro del Carmine di Tempio Pausania. Il Comune e l'assessorato competente considerano Lu Carrasciali Timpiesu la manifestazione più importante del calendario annuale. L'importante numero di presenze che da tempo caratterizzano le tre sfilate carnevalesche e la gioiosa partecipazione di bambini e scuole della storica sfilata del lunedì, rende questa manifestazione un'icona rappresentativa della tradizione gallurese.
Una festa che ha origini lontane, e che ha come protagonista Re Giorgio, sovrano dall'aspetto rubicondo e dal regno traballante, simbolo del potere, che durante il carnevale, incontra una giovane e fortunata popolana, Mannena. Dopo avere celebrato un sontuoso matrimonio e consumato una notte di intensa passione, il destino del sovrano è segnato: un processo rigoroso ne segnerà la sorte inesorabile. La storia si ripete uguale da secoli, anche se, con il passare degli anni si è adattata ai tempi. Re Giorgio, (un tempo Ghiogljiu Puntogljiu) era un povero e minuto spaventapasseri, vestito di stracci; alle sue spalle un corteo di lenzuola bianche (lì linzoli Cupalatati), di musici (li Sunadori) e di Domini, (figure dal volto coperto, e dal corpo nascosto dentro una tunica), capaci di accompagnarlo durante una breve sfilata. Oggi il Re ha dimensioni gigantesche. In passato si osservava un falò, oggi il rogo impietoso richiama migliaia di persone nel cuore della città gallurese, in modo che tutti, anche da lontano, possano assistere alla condanna. Un tempo si assisteva ad un rito ricco di significato: Giorgio era il simbolo del potere capace di esaurire le risorse della popolazione, la sua morte liberava da frustrazioni e dolori. Oggi è un appuntamento immancabile che, oltre alla valenza allegorica, ha acquisito anche una notevole importanza economica e mediatica. Il Carnevale Tempiese è riconosciuto come l'unico Carnevale allegorico capace di coinvolgere non solo il territorio ma anche i tanti che puntualmente ogni anno arrivano da oltre mare per vivere una festa pagana unica nel suo genere.
Tutti i particolari dell'evento verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa evento in programma il prossimo 2 febbraio alle 19.30 presso il Teatro del Carmine di Tempio Pausania. Il Comune e l'assessorato competente considerano Lu Carrasciali Timpiesu la manifestazione più importante del calendario annuale. L'importante numero di presenze che da tempo caratterizzano le tre sfilate carnevalesche e la gioiosa partecipazione di bambini e scuole della storica sfilata del lunedì, rende questa manifestazione un'icona rappresentativa della tradizione gallurese.
Una festa che ha origini lontane, e che ha come protagonista Re Giorgio, sovrano dall'aspetto rubicondo e dal regno traballante, simbolo del potere, che durante il carnevale, incontra una giovane e fortunata popolana, Mannena. Dopo avere celebrato un sontuoso matrimonio e consumato una notte di intensa passione, il destino del sovrano è segnato: un processo rigoroso ne segnerà la sorte inesorabile. La storia si ripete uguale da secoli, anche se, con il passare degli anni si è adattata ai tempi. Re Giorgio, (un tempo Ghiogljiu Puntogljiu) era un povero e minuto spaventapasseri, vestito di stracci; alle sue spalle un corteo di lenzuola bianche (lì linzoli Cupalatati), di musici (li Sunadori) e di Domini, (figure dal volto coperto, e dal corpo nascosto dentro una tunica), capaci di accompagnarlo durante una breve sfilata. Oggi il Re ha dimensioni gigantesche. In passato si osservava un falò, oggi il rogo impietoso richiama migliaia di persone nel cuore della città gallurese, in modo che tutti, anche da lontano, possano assistere alla condanna. Un tempo si assisteva ad un rito ricco di significato: Giorgio era il simbolo del potere capace di esaurire le risorse della popolazione, la sua morte liberava da frustrazioni e dolori. Oggi è un appuntamento immancabile che, oltre alla valenza allegorica, ha acquisito anche una notevole importanza economica e mediatica. Il Carnevale Tempiese è riconosciuto come l'unico Carnevale allegorico capace di coinvolgere non solo il territorio ma anche i tanti che puntualmente ogni anno arrivano da oltre mare per vivere una festa pagana unica nel suo genere.
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