OLBIA. Quella che doveva essere una giornata di festa per la Gallura e per un intero territorio si è trasformata in un incubo. La Provincia non si farà. Almeno per ora. Un'occasione persa quella di ieri che la maggioranza in consiglio regionale ha deciso di chiudere gli occhi nel tentativo di far passare il concetto del "tutto o niente". E così è andata a finire che non si è portato a casa nessun risultato. Né la provincia gallurese, né quella di altri territori. Ancora una volta hanno prevalso i campanilismi e le guerre di quartiere. L'estremo tentativo del presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau di proporre la presentazione di un emendamento per la proposta di referendum consultivo sull'istituzione della provincia ha innescato una vera e propria miccia che ha fatto scattare le proteste del pubblico presente. Ganau ha fatto sgomberare l'aula e una volta ripresa la seduta è mancato il numero legale per far passare l'emendamento.
"È stata una vera e propria imboscata politica -ha commentato il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Fasolino-, partorita dai banchi di chi aveva giurato di sostenerci e portata avanti con i mezzi più vigliacchi che il regolamento consenta. Ma badate bene, oggi non ha perso la Gallura, unita a dispetto dei colori politici. Oggi ha perso la Sardegna. Tutta. la Regione Sardegna e la sua attuale maggioranza hanno dimostrato di non voler tutelare il territorio. Hanno dimostrato il loro fallimento. Hanno dimostrato che il loro mandato è finito".
Molto dure anche le dichiarazioni del consigliere regionale del partito democratico, Giuseppe Meloni, che ha così commentato: "Nella vita politica, come in quella di tutti i giorni, prima che politici occorre essere Uomini. Io credo di aver cercato di esserlo sempre, soprattutto rispetto alla parola data. Chi non mantiene la parola e tradisce gli impegni presi è un vigliacco, e come tale, da oggi, lo tratteró! Per quanto riguarda poi i tiratori scelti che da dietro il muretto a secco hanno teso un agguato verso il Nord Est della Sardegna, non conosco termini adeguati per poterli definire. Qualsiasi parola nei loro confronti sarebbe troppo gentile. Mi rincuora solo sapere che oggi hanno sparato le ultime cartucce della loro sbiadita carriera politica vissuta sulle spalle dei Sardi".
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