La quarta edizione di Vita da aMare a Olbia è stata un successo, ecco com'è andata

OLBIA. Sono state settimane intense, ricche di sport, adrenalina, tanto divertimento. Indimenticabili per tutti i protagonisti, dai ragazzi agli accompagnatori. Con la 29esima edizione della Regata dei Legionari è andata in archivio la quarta edizione di Vita da aMare, un progetto promosso dal Comune di Olbia, dedicato all'inclusione sociale delle persone con disabilità e supportato dalla Fondazione di Sardegna, dal Consorzio di Porto Rotondo e la collaborazione delle associazioni di volontariato del territorio e il coinvolgimento di trenta studenti del liceo scientifico Lorenzo Mossa, impegnati nel percorso di alternanza scuola-lavoro. La manifestazione è considerata il fiore all'occhiello dell'amministrazione comunale e ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti come la migliore iniziativa italiana a carattere sociale.

«L'idea di far ruotare alle varie regate, altre attività didattiche e sportive si è rivelata vincente, suscitando un incredibile entusiasmo per la mototerapia e per la fattoria didattica», ha detto l'assessore al Turismo del comune, Marco Balata, ringraziando la Fondazione di Sardegna, il Consorzio di Porto Rotondo, le associazioni e i ragazzi per aver preso parte a uno dei progetti più emozionanti che siano stati realizzati in questi anni».

Il 2022 ha dunque segnato lo spartiacque per una manifestazione che è cresciuta ancora di più e che è decollata a fine agosto con la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze delle associazioni al concerto Back To The Future di Elisa, ai mondiali di moto d'acqua che si sono svolti a settembre al Molto Brin di Olbia, ma soprattutto alle regate del territorio, come il Trofeo dei Due Golfi, Memorial Bepi Carlini e la Regata dei Legionari. Competizioni veliche che hanno visto i ragazzi con disabilità partecipare da protagonisti alle entusiasmanti sfide in acqua. Tra gli altri appuntamenti la giornata di mototerapia nel circuito dell'Olbia Arena a bordo di potenti moto da cross e accompagnati da piloti esperti e tecnici federali del Motoclub Insolita Sardegna, ma anche una gita a Tavolara, tra gli stand del festival Benvenuto Vermentino a Olbia e poi la visita ad una fattoria didattica per conoscere le realtà del territorio. Sabato scorso è stata poi  l'occasione per promuovere, grazie ad Avis Olbia che è partner del progetto, una donazione di sangue che ha raccolto venticinque sacche con la presenza di 38 donatori.

«Con questa edizione di Vita da aMare arricchita di tanti eventi collaterali come la mototerapia e la visita alla fattoria didattica - ha commentato la presidente della commissione consiliare Servizi sociali, Maria Antonietta Cossu -, ci siamo proiettati verso un'evoluzione di questa meravigliosa manifestazione, nella volontà di riuscire a esprimere sempre meglio il messaggio che ne sta a fondamento, ossia il principio per il quale la disabilità non debba essere vista come un ostacolo all'esperienza sociale solitamente preclusa». Grande anche la soddisfazione dei presidenti delle associazioni che hanno partecipato a partire da Tore Acca di Villa Chiara: «Il progetto, oltre a far diventare i ragazzi con disabilità attori protagonisti della vita e delle emozioni, permette di dare visibilità alla realtà della disabilità e alle sue dimensioni che includono anche le sue grandi potenzialità».

Presenti anche i ragazzi dell'associazione di Arzachena, Gli Amici di Nemo: «Il progetto ha un valore inclusivo sia per i ragazzi con disabilità sia per i normodotati - ha dichiarato il presidente Gianni Fresi - ai primi consente di sperimentare la libertà che poche volte possono sentire, e ai secondi di conoscere da vicino la realtà della disabilità». Sulla stessa linea le considerazioni di Carlo Mascia presidente della Polisportiva Olimpia Onlus di Cagliari: «Questo progetto, che insegna che la disabilità non può fermare la voglia di vivere, usa il mare per amare e spero che sia da esempio per tanti altri amministratori sardi affinché si mettano a disposizione di chi sta un passo indietro».
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