OLBIA. Nell'ambito del programma del festival della fotografia Storie di un attimo 2022, si terrà mercoledi 23 novembre, alle ore 19:30 la proiezione del film Ritratto di regina, per la regia di Fabrizio Ferri. Il film è un'anteprima nazionale, è destinato alle sale per soli tre giorni e successivamente sarà pubblicato nelle piattaforeme on line.
La proiezione si terra presso il cinema teatro Olbia, con ingresso libero e gratuito fino all'esaurimento dei posti disponibili. Sarà presente a introdurre il film Paola Calvetti, scrittrice, giornalista, esperta di danza e autrice del libro Elisabetta II ritratto di regina, edito da Mondadori.
Ritratto di Regina, film diretto da Fabrizio Ferri, è un documentario che racconta la regina Elisabetta II e il suo lunghissimo regno tramite la fotografia, ovvero quei ritratti che l'hanno a lungo accompagnata nel corso della sua vita. Il ritratto della regina è divenuto un'iconografia del secolo, nonché uno strumento con cui l'inavvicinabile sovrana si è rivelata, cedendo all'esigenze pratiche di un ritrattista. È così che grandi autori si sono alternati nel tempo per seguirla, osservarla e imprimerla in un'immagine che la raccontasse e che ne custodisse la memoria, ma questi ritratti sono anche la testimonianza del ruolo della monarchia nella nostra società in continuo evolversi. Il film ripercorre, tramite le fotografie, la vita di Elisabetta II e dei ritrattisti che l'hanno incontrata e che hanno contribuito a lasciare un'impronta dello sguardo della regina nella storia. Ogni ritratto è diverso, cattura il volto della sovrana in un periodo storico e personale differente, permettendo di avere un mosaico di volti, che - seppur in apparenza uguali - sono frutto di svariate emozioni. Il volto della regina con quell'aria senza tempo diventa così un'affascinante icona mondiale.
Paola Calvetti si è diplomata al liceo linguistico Alessandro Manzoni di Milano, città dove è nata e tuttora vive. A 18 anni ha pubblicato il suo primo libro (Lo spazio fantastico, Emme Edizioni) dedicato alla danza e al mimo per i bambini. Si è laureata al Dams di Bologna e subito dopo ha iniziato a collaborare al quotidiano La Repubblica con articoli sullo spettacolo. Ha lavorato per la trasmissione Mixer di Rai Due: ha scritto soggetto e sceneggiatura di cinque film dedicati ai grandi protagonisti della danza e alle loro città: Jazz City/Alvin Ailey, La ville lumière/Roland Petit; Città d'acqua/Carolyn Carlson; Madrid/Antonio Gades e la luna incantata con Alessandra Ferri, che ha vinto il primo premio al Fipa (FestivalInternazionale Programmi Audiovisivi). Nel 1990 ha scritto il soggetto e la sceneggiatura del film per la tv (Rai radiotelevisione Italiana, rai Due) Il ritorno, dedicato ai ballerini italiani che lavorano nelle grandi compagnie straniere.
Dal 1989 al 1992 ha organizzato e diretto il Video Festival Danza&Video a Milano. Ha ideato e curato la serie La danza (De Agostini) composta di venti ritratti dei più importanti danzatori e coreografi del XX secolo. Ha scritto saggi sulla musica e la danza per le edizioni del Teatro alla Scala, del quale è stata Capo Ufficio Stampa dal 1993 al 1997. Nel 1996 ha curato il libro Riccardo Muti, dieci anni alla Scala (Leonardo Editore). Dal 1997 al 1999 è stata capo ufficio stampa di Baldini&Castoldi Editore. Dal 1999 al 2003 ha curato la comunicazione del Gruppo Industria di Fabrizio Ferri. Dal 2003 al 2009 è stata Direttore della Comunicazione del Touring Club Italiano. Tra il 2009 e il 2010 ha partecipato alla trasmissione di Rai 3 Linea Notte con la Rubrica La libraia dell'amore, che recensiva romanzi d'amore.
Finalista al premio Bancarella con il romanzo d'esordio, L'amore segreto, nel 2000 ha pubblicato L'Addio, nel 2004 Né con te né senza di te, nel 2006 Perché tu mi hai sorriso, nel 2009 Noi due come un romanzo (Mondadori), seguito nel 2012 da Olivia, ovvero la lista dei sogni possibili, nel 2013 da Parlo d'amor con me, nel 2017 da Gli innocenti e nel 2019 da Elisabetta II. Ritratto di regina, pubblicati da Mondadori. I suoi romanzi sono tradotti in Francia, Germania, Spagna, Albania, Giappone, Olanda, Stati Uniti.
Ritratto di Regina, film diretto da Fabrizio Ferri, è un documentario che racconta la regina Elisabetta II e il suo lunghissimo regno tramite la fotografia, ovvero quei ritratti che l'hanno a lungo accompagnata nel corso della sua vita. Il ritratto della regina è divenuto un'iconografia del secolo, nonché uno strumento con cui l'inavvicinabile sovrana si è rivelata, cedendo all'esigenze pratiche di un ritrattista. È così che grandi autori si sono alternati nel tempo per seguirla, osservarla e imprimerla in un'immagine che la raccontasse e che ne custodisse la memoria, ma questi ritratti sono anche la testimonianza del ruolo della monarchia nella nostra società in continuo evolversi. Il film ripercorre, tramite le fotografie, la vita di Elisabetta II e dei ritrattisti che l'hanno incontrata e che hanno contribuito a lasciare un'impronta dello sguardo della regina nella storia. Ogni ritratto è diverso, cattura il volto della sovrana in un periodo storico e personale differente, permettendo di avere un mosaico di volti, che - seppur in apparenza uguali - sono frutto di svariate emozioni. Il volto della regina con quell'aria senza tempo diventa così un'affascinante icona mondiale.
Si ricorda che le mostre di Storie di un attimo 2022 saranno visitabili fino al 2 dicembre al museo archeologico, allo spazio Arst e alla società dello stucco in via Cavour 43.
La proiezione si terra presso il cinema teatro Olbia, con ingresso libero e gratuito fino all'esaurimento dei posti disponibili. Sarà presente a introdurre il film Paola Calvetti, scrittrice, giornalista, esperta di danza e autrice del libro Elisabetta II ritratto di regina, edito da Mondadori.
Ritratto di Regina, film diretto da Fabrizio Ferri, è un documentario che racconta la regina Elisabetta II e il suo lunghissimo regno tramite la fotografia, ovvero quei ritratti che l'hanno a lungo accompagnata nel corso della sua vita. Il ritratto della regina è divenuto un'iconografia del secolo, nonché uno strumento con cui l'inavvicinabile sovrana si è rivelata, cedendo all'esigenze pratiche di un ritrattista. È così che grandi autori si sono alternati nel tempo per seguirla, osservarla e imprimerla in un'immagine che la raccontasse e che ne custodisse la memoria, ma questi ritratti sono anche la testimonianza del ruolo della monarchia nella nostra società in continuo evolversi. Il film ripercorre, tramite le fotografie, la vita di Elisabetta II e dei ritrattisti che l'hanno incontrata e che hanno contribuito a lasciare un'impronta dello sguardo della regina nella storia. Ogni ritratto è diverso, cattura il volto della sovrana in un periodo storico e personale differente, permettendo di avere un mosaico di volti, che - seppur in apparenza uguali - sono frutto di svariate emozioni. Il volto della regina con quell'aria senza tempo diventa così un'affascinante icona mondiale.
Paola Calvetti si è diplomata al liceo linguistico Alessandro Manzoni di Milano, città dove è nata e tuttora vive. A 18 anni ha pubblicato il suo primo libro (Lo spazio fantastico, Emme Edizioni) dedicato alla danza e al mimo per i bambini. Si è laureata al Dams di Bologna e subito dopo ha iniziato a collaborare al quotidiano La Repubblica con articoli sullo spettacolo. Ha lavorato per la trasmissione Mixer di Rai Due: ha scritto soggetto e sceneggiatura di cinque film dedicati ai grandi protagonisti della danza e alle loro città: Jazz City/Alvin Ailey, La ville lumière/Roland Petit; Città d'acqua/Carolyn Carlson; Madrid/Antonio Gades e la luna incantata con Alessandra Ferri, che ha vinto il primo premio al Fipa (FestivalInternazionale Programmi Audiovisivi). Nel 1990 ha scritto il soggetto e la sceneggiatura del film per la tv (Rai radiotelevisione Italiana, rai Due) Il ritorno, dedicato ai ballerini italiani che lavorano nelle grandi compagnie straniere.
Dal 1989 al 1992 ha organizzato e diretto il Video Festival Danza&Video a Milano. Ha ideato e curato la serie La danza (De Agostini) composta di venti ritratti dei più importanti danzatori e coreografi del XX secolo. Ha scritto saggi sulla musica e la danza per le edizioni del Teatro alla Scala, del quale è stata Capo Ufficio Stampa dal 1993 al 1997. Nel 1996 ha curato il libro Riccardo Muti, dieci anni alla Scala (Leonardo Editore). Dal 1997 al 1999 è stata capo ufficio stampa di Baldini&Castoldi Editore. Dal 1999 al 2003 ha curato la comunicazione del Gruppo Industria di Fabrizio Ferri. Dal 2003 al 2009 è stata Direttore della Comunicazione del Touring Club Italiano. Tra il 2009 e il 2010 ha partecipato alla trasmissione di Rai 3 Linea Notte con la Rubrica La libraia dell'amore, che recensiva romanzi d'amore.
Finalista al premio Bancarella con il romanzo d'esordio, L'amore segreto, nel 2000 ha pubblicato L'Addio, nel 2004 Né con te né senza di te, nel 2006 Perché tu mi hai sorriso, nel 2009 Noi due come un romanzo (Mondadori), seguito nel 2012 da Olivia, ovvero la lista dei sogni possibili, nel 2013 da Parlo d'amor con me, nel 2017 da Gli innocenti e nel 2019 da Elisabetta II. Ritratto di regina, pubblicati da Mondadori. I suoi romanzi sono tradotti in Francia, Germania, Spagna, Albania, Giappone, Olanda, Stati Uniti.
Ritratto di Regina, film diretto da Fabrizio Ferri, è un documentario che racconta la regina Elisabetta II e il suo lunghissimo regno tramite la fotografia, ovvero quei ritratti che l'hanno a lungo accompagnata nel corso della sua vita. Il ritratto della regina è divenuto un'iconografia del secolo, nonché uno strumento con cui l'inavvicinabile sovrana si è rivelata, cedendo all'esigenze pratiche di un ritrattista. È così che grandi autori si sono alternati nel tempo per seguirla, osservarla e imprimerla in un'immagine che la raccontasse e che ne custodisse la memoria, ma questi ritratti sono anche la testimonianza del ruolo della monarchia nella nostra società in continuo evolversi. Il film ripercorre, tramite le fotografie, la vita di Elisabetta II e dei ritrattisti che l'hanno incontrata e che hanno contribuito a lasciare un'impronta dello sguardo della regina nella storia. Ogni ritratto è diverso, cattura il volto della sovrana in un periodo storico e personale differente, permettendo di avere un mosaico di volti, che - seppur in apparenza uguali - sono frutto di svariate emozioni. Il volto della regina con quell'aria senza tempo diventa così un'affascinante icona mondiale.
Si ricorda che le mostre di Storie di un attimo 2022 saranno visitabili fino al 2 dicembre al museo archeologico, allo spazio Arst e alla società dello stucco in via Cavour 43.
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