OLBIA. A cavallo, su potenti moto da cross, in regata su barche da competizione. Vita da aMare ha preso il via e ha già regalato ai ragazzi con disabilità delle associazioni sarde emozioni e adrenalina dimostrando che non esistono barriere o impedimenti all'incisione sociale se ci si impegna professionalmente e con il cuore. Al via la quinta edizione di questa fortunata manifestazione che cresce ogni anno per numero di partecipanti e iniziative per una manifestazione su cui il Comune di Olbia crede moltissimo. Tutti i dettagli dell'evento sono stati presentati stamani, nel corso di una conferenza stampa in programma nella prestigiosa sede dello Yacht Club Porto Rotondo proprio all'avvio della regata Trofeo dei due golfi, Bepi Carlini nella quale veleggeranno anche i ragazzi delle associazioni a bordo delle barche in gara. L'iniziativa è promossa dal comune di Olbia con l'assessore Marco Balata e la presidente della commissione consiliare Servizi sociali, Maria Antonietta Cossu, la Fondazione di Sardegna, lo Yacht Club Porto Rotondo con il presidente Sandro Onofaro, il Consorzio Porto Rotondo con il segretario Paolo Manca, L'associaizone Villa chiara di Olbia, Amici di Nemo di Arzachena, la Polisportiva Olimpia di Cagliari, Sensibilmente Onlus, l'associazione Un incontro, una speranza. «Questa amministrazione tiene moltissimo a questo evento - ha commentato Balata - , e tra i tanti che organizziamo è quello che più ci trasmette e ci lascia qualcosa. In più vedere tutte queste associazioni da Cagliari, Arzachena e da Olbia ci riempie di orgoglio. Quest'anno Vita da Amare sarà ancora più ricca di contenuti con la mototerapia cominciata lo scorso week end nel corso degli internazionali d'Italia di Supercross e proseguono in questi giorni con la vela, poi l'ippoterapia e tanti altri eventi collaterali per una manifestazione che durerà circa venticinque giorni».
Grande la soddisfazione anche di Maria Antonietta Cossu: «Siamo orgogliosi che questa manifestazione si stia realizzando anche quest'anno. Questa iniziativa è una vera e propria terapia del sorriso e ce lo dimostrate sempre. Ringrazio tutte le associazioni perché questo evento non sarebbe possibile senza il supporto fondamentale dei ragazzi, delle famiglie e degli accompagnatori.
L'inclusione sociale è fondamentale e ringrazio il Circolo Nautico e lo Yacht Club Porto Rotondo e e tutti coloro che portano avanti questa collaborazione. Molte barriere si possono superare con il cuore e l'impegno». Sulla stessa lunghezza d'onda anche le dichiarazioni del segretario generale del consorzio Porto Rotondo, Paolo Manca: «Siamo orgogliosi di poter fare parte di questa manifestazione. I protagonisti sono questi ragazzi e ci riteniamo dei privilegiati nel dare loro supporto. Il nostro impegno come Consorzio si esplica anche in questo senso».
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