OLBIA. Sold out per il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ospite in veste di scrittore della rassegna letteraria "Incontro con l'autore" nell'ambito della 23esima edizione del Porto Rotondo Festival. Intervistato dall'avvocato Sergio Deiana, Patron dell'Associazione Giovani Porto Rotondo e organizzatore dell'evento, Luca Zaia ha presentato il suo ultimo libro per le Edizioni Marsilio "Fà presto vai piano".
Un volume che, appena uscito, lo scorso novembre, aveva fatto registrare numeri importanti nelle librerie di tutto il Paese. L'appuntamento, curato da Marcello Mansouri, Cristel Isabel Marcon e Andrea Lazzarato all'interno del cartellone dell'edizione speciale del Porto Rotondo Festival in occasione dei festeggiamenti per il sessantennale della celeberrima località gallurese, realizzato grazie al sostegno del Consorzio di Porto Rotondo, del Comune di Olbia, della Fondazione di Sardegna e della Camera di Commercio di Sassari con il progetto di marketing territoriale Salude & Trigu, ha visto partecipare il pubblico delle grandi occasioni, una folla che ha invaso la piazzetta del borgo, fondato dai Conti Luigi e Nicolò Donà Dalle Rose, composta da turisti di ogni Regione e da estimatori del Governatore più amato d'Italia.
A metà degli anni ottanta Luca Zaia era un diciottenne che si affacciava alla vita senza mai aver messo piede fuori dalla provincia. Forte dei suoi sogni di ragazzo, tra le certezze di un'esistenza scandita dai ritmi della natura e le incognite di un mondo tutto da scoprire, si troverà di fronte una realtà ben più complessa di quella del paese da cui è partito. Con la distanza della maturità e lo stile scanzonato dei racconti d'avventura, rievoca il viaggio in cui per la prima volta ha posato uno sguardo consapevole su se stesso e sulla vita, per consegnare ai giovani convinzioni e valori che lo guidano tuttora. Ripercorrendo tappa dopo tappa i luoghi di quell'avventura, confronta le possibilità di oggi con le difficoltà di ieri, le speranze di una generazione e le promesse della storia, tra intuizioni e desideri, aspettative e fuoriprogramma. Muovendosi per le strade d'Europa a bordo di una 2 Cavalli, racconta lo stupore nella «scoperta» dell'altro, l'esperienza delle frontiere, fisiche e psicologiche, la verità di una «terra promessa», la Spagna, sospesa tra nostalgia e progresso, lo smarrimento davanti al limite estremo, la malinconia del distacco e la libertà della memoria che resta, ma adattandosi all'età e all'esperienza.
Il tempo del viaggio si dilata e nel susseguirsi di incontri ed eventi, i pensieri e le considerazioni di quei giorni si alternano alle immagini di paesaggi e città, in una profonda riflessione su come si diventa adulti, sulla passione per le idee e per la vita. A volte l'avvenire è un presente più lontano. Un racconto sulla responsabilità e la capacità di aprirsi al mondo con meraviglia, la passione delle idee e il rispetto delle tradizioni, le lezioni più importanti apprese dalla vita. Un viaggio (metaforico e non) attraverso l'Europa e a ritroso nel tempo, un'iniziazione all'età adulta, l'emergere di una coscienza, un invito a credere in se stessi e nel domani.
Un volume che, appena uscito, lo scorso novembre, aveva fatto registrare numeri importanti nelle librerie di tutto il Paese. L'appuntamento, curato da Marcello Mansouri, Cristel Isabel Marcon e Andrea Lazzarato all'interno del cartellone dell'edizione speciale del Porto Rotondo Festival in occasione dei festeggiamenti per il sessantennale della celeberrima località gallurese, realizzato grazie al sostegno del Consorzio di Porto Rotondo, del Comune di Olbia, della Fondazione di Sardegna e della Camera di Commercio di Sassari con il progetto di marketing territoriale Salude & Trigu, ha visto partecipare il pubblico delle grandi occasioni, una folla che ha invaso la piazzetta del borgo, fondato dai Conti Luigi e Nicolò Donà Dalle Rose, composta da turisti di ogni Regione e da estimatori del Governatore più amato d'Italia.
A metà degli anni ottanta Luca Zaia era un diciottenne che si affacciava alla vita senza mai aver messo piede fuori dalla provincia. Forte dei suoi sogni di ragazzo, tra le certezze di un'esistenza scandita dai ritmi della natura e le incognite di un mondo tutto da scoprire, si troverà di fronte una realtà ben più complessa di quella del paese da cui è partito. Con la distanza della maturità e lo stile scanzonato dei racconti d'avventura, rievoca il viaggio in cui per la prima volta ha posato uno sguardo consapevole su se stesso e sulla vita, per consegnare ai giovani convinzioni e valori che lo guidano tuttora. Ripercorrendo tappa dopo tappa i luoghi di quell'avventura, confronta le possibilità di oggi con le difficoltà di ieri, le speranze di una generazione e le promesse della storia, tra intuizioni e desideri, aspettative e fuoriprogramma. Muovendosi per le strade d'Europa a bordo di una 2 Cavalli, racconta lo stupore nella «scoperta» dell'altro, l'esperienza delle frontiere, fisiche e psicologiche, la verità di una «terra promessa», la Spagna, sospesa tra nostalgia e progresso, lo smarrimento davanti al limite estremo, la malinconia del distacco e la libertà della memoria che resta, ma adattandosi all'età e all'esperienza.
Il tempo del viaggio si dilata e nel susseguirsi di incontri ed eventi, i pensieri e le considerazioni di quei giorni si alternano alle immagini di paesaggi e città, in una profonda riflessione su come si diventa adulti, sulla passione per le idee e per la vita. A volte l'avvenire è un presente più lontano. Un racconto sulla responsabilità e la capacità di aprirsi al mondo con meraviglia, la passione delle idee e il rispetto delle tradizioni, le lezioni più importanti apprese dalla vita. Un viaggio (metaforico e non) attraverso l'Europa e a ritroso nel tempo, un'iniziazione all'età adulta, l'emergere di una coscienza, un invito a credere in se stessi e nel domani.
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