OLBIA. Due giovani sono stati arrestati nella notte di sabato 14 settembre al porto di Olbia dai Carabinieri della Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Olbia, in collaborazione con i colleghi della Compagnia Carabinieri di Mogoro, per estorsione aggravata in concorso. L’operazione si è conclusa con l’esecuzione di un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Oristano. Il caso ha avuto inizio mercoledì 11 settembre, quando i due indagati avrebbero preso di mira un’anziana signora residente nel Mogorese, contattandola telefonicamente e spacciandosi per Carabinieri.
Dopo aver completato tutti gli accertamenti necessari, i due arrestati sono stati trasferiti presso il carcere di Sassari-Bancali, dove rimarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nel frattempo, le indagini proseguono, con gli inquirenti impegnati a identificare i legittimi proprietari dei beni sequestrati, presumibilmente frutto di altre attività criminali commesse dai due indagati. Gli investigatori stanno inoltre cercando di capire se i due arrestati siano coinvolti in altre truffe simili nella regione, considerata la quantità di denaro e beni trovati in loro possesso.
Questo episodio di estorsione si inserisce purtroppo in un contesto più ampio di truffe agli anziani, una problematica che negli ultimi anni ha visto un preoccupante aumento in tutto il territorio italiano. Le forze dell’ordine continuano a invitare la popolazione a prestare la massima attenzione e a segnalare tempestivamente qualsiasi richiesta sospetta di denaro.
I malfattori avrebbero raccontato alla vittima una falsa storia, affermando che il nipote della donna era coinvolto in un incidente stradale mortale e che, per evitare l’arresto, sarebbe stato necessario pagare una somma di 10mila euro. La vittima, sconvolta e preoccupata per la sorte del nipote, sarebbe stata ulteriormente manipolata quando i due si sono presentati direttamente alla sua abitazione.
Sempre qualificandosi come appartenenti alle forze dell’ordine, avrebbero fatto pressione affinché consegnasse loro una somma di denaro, insistendo ripetutamente. Alla fine, sono riusciti a ottenere dalla donna 2.500 euro in contanti, prima di fuggire rapidamente. Le indagini, immediatamente avviate dai Carabinieri, si sono concentrate sull’identificazione dei responsabili. Attraverso una serie di complesse attività investigative, gli agenti sono riusciti a raccogliere prove determinanti che li hanno condotti verso i due sospettati. Uno degli elementi chiave che ha permesso di localizzare i malviventi è stato il fatto che risultavano inseriti nelle liste d’imbarco di un traghetto in partenza da Olbia la sera di venerdì 13 settembre. Grazie alla prontezza dei Carabinieri della Sezione Radiomobile di Olbia, i due giovani sono stati intercettati presso la Banchina Isola Bianca, poco prima che riuscissero a imbarcarsi su una nave diretta a Civitavecchia. Gli agenti hanno proceduto con l’identificazione e l’accompagnamento dei sospetti in caserma, dove sono stati sottoposti a una perquisizione approfondita sia personale che del veicolo in loro possesso. Durante la perquisizione, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato oltre 14mila euro in contanti, 45 gioielli in oro, del valore stimato di oltre 5mila euro, e quattro telefoni cellulari di marca iPhone.
Dopo aver completato tutti gli accertamenti necessari, i due arrestati sono stati trasferiti presso il carcere di Sassari-Bancali, dove rimarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nel frattempo, le indagini proseguono, con gli inquirenti impegnati a identificare i legittimi proprietari dei beni sequestrati, presumibilmente frutto di altre attività criminali commesse dai due indagati. Gli investigatori stanno inoltre cercando di capire se i due arrestati siano coinvolti in altre truffe simili nella regione, considerata la quantità di denaro e beni trovati in loro possesso.
Questo episodio di estorsione si inserisce purtroppo in un contesto più ampio di truffe agli anziani, una problematica che negli ultimi anni ha visto un preoccupante aumento in tutto il territorio italiano. Le forze dell’ordine continuano a invitare la popolazione a prestare la massima attenzione e a segnalare tempestivamente qualsiasi richiesta sospetta di denaro.
© Riproduzione non consentita senza l'autorizzazione della redazione