Scippatori in trasferta dalla Gallura a Sassari mettono a segno tre colpi: denunciati

OLBIA. Erano in trasferta dalla Gallura i due malviventi che nella giornata del 28 ottobre hanno seminato il panico a Sassari, mettendo a segno tre scippi in poche ore e prendendo di mira donne sole, tutte di età compresa tra i 50 e gli 80 anni. Grazie a un'attenta e precisa indagine condotta dalla Squadra Mobile di Sassari, in collaborazione con l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, gli autori degli scippi sono stati identificati. Si tratta di un uomo e una donna originari della Gallura, che avevano pianificato una vera e propria "spedizione" per colpire e poi dileguarsi velocemente dalla città. Il primo scippo è avvenuto intorno alle 9.50 del mattino in Corso Trinità, dove una donna è stata sorpresa alle spalle e derubata della propria borsetta, cadendo rovinosamente a terra per lo strappo. Fortunatamente, la vittima non ha riportato conseguenze gravi, ma la scena ha scatenato apprensione nei passanti. Il secondo  si è verificato qualche ora più tardi, verso le 12.50, in Via Biasi, nel quartiere Luna e Sole, dove un'altra donna è stata aggredita e derubata in modo simile.

L'ultimo colpo della giornata è stato messo a segno nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale Tanit in Via Predda Niedda, intorno alle 15. Qui, i due malviventi hanno sfruttato l'isolamento del luogo per compiere l'ennesimo scippo, riuscendo ancora una volta a dileguarsi rapidamente. Le indagini delle forze dell'ordine, avviate immediatamente, hanno permesso di risalire agli autori dei reati attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza comunali e private presenti nelle zone in cui sono avvenuti gli scippi. Gli investigatori hanno ricostruito i movimenti della coppia, che aveva utilizzato un ciclomotore rubato nella zona di Li Punti la mattina stessa, rendendo evidente la preparazione di questa incursione criminale.

In risposta ai reati commessi, il Questore di Sassari ha emesso un provvedimento di divieto di dimora nei confronti dei due soggetti, impedendo loro di rientrare a Sassari per un periodo di tre anni. Con questo provvedimento, le autorità sperano di tutelare ulteriormente la città da futuri atti criminali da parte dei due in trasferta. L'episodio ha suscitato forte preoccupazione tra i cittadini di Sassari che percepiscono poco sicura la città.
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