Denuncia della Cgil Gallura per l'emergenza sanità, lunedì la mobilitazione davanti all'ospedale

OLBIA. La CGIL Gallura scende in campo per denunciare le gravi carenze del Sistema Sanitario Regionale e annuncia una mobilitazione generale che si terrà lunedì mattina davanti all'ospedale di Olbia. Durante una conferenza stampa a Olbia, alla presenza dei dirigenti sindacali Paolo Dettori, Jessica Cardia, Vito Langiu, Achille Caddeo e Danilo Deiana, sono state evidenziate le criticità che affliggono la sanità locale, con l'obiettivo di sensibilizzare le istituzioni e i cittadini sulla necessità urgente di interventi straordinari. Le gravi carenze strutturali e organizzative del Sistema Sanitario Regionale in Sardegna sono ormai un problema evidente che mette a rischio il diritto alla salute dei cittadini, come sottolineato dal Segretario Generale della CGIL Gallura, Danilo Deiana. Durante la conferenza stampa, Deiana e gli altri dirigenti sindacali hanno denunciato la situazione critica che colpisce in particolar modo la Gallura, dove il sistema sanitario è sottofinanziato e sovraccarico, incapace di garantire le cure necessarie alla popolazione residente e ai turisti.

 Il Segretario Deiana ha illustrato le difficoltà che la Gallura sta affrontando, con una dotazione di posti letto per acuti assolutamente insufficiente rispetto alle necessità della popolazione. Attualmente, la regione dovrebbe disporre di 480 posti letto, ma se ne trovano disponibili solo poco più di 200, con un fabbisogno che, considerato il forte flusso turistico, dovrebbe arrivare a oltre 800 posti letto. "La situazione è grave e richiede un intervento immediato", ha dichiarato Deiana, sottolineando anche il problema delle risorse umane, con una dotazione organica di soli 1.450 operatori, in calo a causa di pensionamenti e trasferimenti.

 Un altro punto critico riguarda il Pronto Soccorso, che gestisce circa 40mila accessi annuali, di cui metà provenienti da turisti. Il sistema attuale è gravemente sotto stress, con un numero di medici insufficiente a fronteggiare il flusso di pazienti. "In estate, il Pronto Soccorso raggiunge punte di 300 accessi giornalieri, ma servirebbero almeno 10 medici per turno, mentre attualmente ce ne sono solo 3", ha spiegato Deiana. La situazione non solo mette in pericolo la qualità delle cure, ma crea anche un ambiente di lavoro insostenibile per il personale medico.
Il Segretario ha anche evidenziato la crescente carenza di medici nella medicina territoriale, con 51 sedi di Medicina Generale vacanti su 138 previste. Questo vuol dire che circa 60mila cittadini non hanno accesso a cure primarie adeguate. Inoltre, le Guardie Mediche sono sempre più soggette a chiusure per la mancata copertura dei turni, aggravando ulteriormente la difficoltà di accesso alle cure.
Per Deiana, è essenziale riorganizzare il sistema sanitario partendo dalla programmazione territoriale. "Non possiamo continuare a centralizzare tutto in pochi grandi centri. La sanità deve essere più vicina ai cittadini, con un sistema che integri ospedale e territorio", ha sottolineato. Il Segretario ha lanciato un appello per una riorganizzazione del sistema, che preveda investimenti nelle strutture sanitarie locali e un piano straordinario di assunzioni per coprire la carenza di personale. 

La CGIL Gallura, attraverso il suo Segretario Danilo Deiana, ha fatto quindi un appello alla mobilitazione di tutti i cittadini e le istituzioni per fermare il declino della sanità regionale. "Non possiamo più aspettare. È il momento di lottare per il diritto alla salute di tutti i cittadini, che oggi viene messo a rischio dalla cattiva gestione e dalla carenza di risorse", ha concluso Deiana. La mobilitazione si terrà lunedì 1° aprile davanti all'ospedale di Olbia.
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