Milano, 22 mar. (AdnKronos) - “Andare nel futuro senza digitale è come andare nel deserto senza acqua”, con questa certezza si è aperto il primo HR Digital Mindset Award, per premiare le aziende apripista verso la digitalizzazione. La cerimonia di premiazione è intitolata a Marco Fertonani, fondatore del Gruppo Proper Transearch - promotore dell’iniziativa. L’HR Digital Mindset Award, tiene conto dell’importanza per le aziende di ricercare un positivo intreccio tra innovazione digitale e coinvolgimento delle persone, affidandosi ai nuovi strumenti tecnologici ma senza tralasciare i classici tools basati sull’ascolto e la comprensione. A Costa Crociere il riconoscimento per il piano pluriennale denominato Costa Futura. A Mep un attestato di merito nel premio Marco Fertonani per i risultati raggiunti sul fronte della digitalizzazione. E a spiegare com’è cambiato il ruolo delle HR nell’era della digitalizzazione è stato proprio Vito Rotondi, Ceo Managing Director di Mep, Macchine Elettroniche, Piegatrici. “Nei nostri 53 anni di storia -ha detto- le risorse umane sono sempre state un asso portante del nostro successo. Ci gratifica aver ricevuto un attestato di merito nel premio Marco Fertonani, per il nostro lavoro svolto nella digitalizzazione''. Secondo il manager ''E’ solo attraverso un percorso umano che si raggiunge questo obiettivo, anche se in un primo momento fa paura. In azienda abbiamo spiegato l’introduzione alla digitalizzazione con un modello del 1981, redatto dal matematico Newman nel valutare l’intensità del cambiamento. Ci sono infatti tre direttrici variabili: l’apprendimento, l’ansietà e la fiducia. Con la tecnologia si impara: è innegabile che migliori le nostre conoscenze. Di fronte al cambiamento però c’è sempre un fattore di agitazione. Per quel che riguarda invece la fiducia, siamo di fronte a un aspetto bizzarro e imprevedibile. Succede che l’apprendimento dopo una crescita immediata tende poi a stabilizzarsi. L’ansia invece parte alta, ma poi scende fino a precipitare. La fiducia al contrario tende inizialmente a crollare di fronte al cambiamento e all’ansia, ma poi nel momento in cui le incrocia, la paura viene azzerata e la fiducia cresce; molto più dell’apprendimento che è invece una variabile più lenta - spiega Rotondi -. E’ un comportamento umano, rappresentarlo e comprenderlo significa emancipare tutte le organizzazioni aziendali in ambito tecnologico. Viviamo in un mondo digitale dove l’ansia crolla velocemente, l’apprendimento è una variabile più lenta ma la fiducia scatta immediatamente poiché siamo tutti sensibili di fronte alla tecnologia digitale”, ha concluso il Ceo di Mep, Vito Rotondi.