
Milano 12 mar. (Adnkronos) - Alcuni dei 31 arrestati ieri a Brescia prima che potessero mettere a punto un colpo da 80 milioni ai danni del caveau di un istituto di vigilanza privata sono ritenuti collegati a clan del foggiano e cosche di ndrangheta.Nei mesi scorsi avevano rubato circa venti autovetture, furgoni e camion destinati ad essere dati alle fiamme allo scopo di isolare l’area d’interesse ed impedire l’intervento delle forze di polizia nell'istituto di sorveglianza di Calcinato.La banda aveva a disposizione anche una ruspa che sarebbe servita per sfondare la parete blindata del caveau, che custodisce gli incassi raccolti dagli esercizi commerciali della zona.I reati contestati sono l’associazione a delinquere finalizzata a commettere il reato di rapina, il tentativo di rapina pluriaggravata, la detenzione di armi da guerra, la ricettazione dei mezzi rubati, con l’aggravante del metodo mafioso.Le complesse indagini, che si sono protratte per oltre cinque mesi, sono state dirette dalla Direzione distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Brescia con il coordinamento operativo della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato.Nella fase conclusiva l'operazione ha visto il dispiegamento di un imponente dispositivo composto da personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri. L’operazione è stata realizzata anche grazie al coordinamento investigativo effettuato dalla Procura Nazionale Antimafia.
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