OLBIA. L'aumento dell'offerta e le difficoltà di accesso al credito per i potenziali acquirenti di immobili, hanno fatto calare del 2,4 per cento il valore delle abitazioni a Olbia. La contrazione è stata registrata da un'indagine del gruppo Tecnocasa sull'andamento del mercato immobiliare e creditizio nella città gallurese, nella prima parte del 2013. I dati hanno messo in evidenza come gli immobili del centro storico della città hanno ceduto del proprio valore di mercato del 6,7 per cento, mentre nelle zone di Gregorio e Isticadeddu i valori sono rimasti pressoché costanti. La maggior parte delle transazioni riguarda la prima casa con famiglie che effettuano "acquisti migliorativi", quasi sempre direttamente in contanti e con un budget tra i cento e i centoventimila euro. Per quanto riguarda, invece, il mercato delle locazioni, si registra un buona domanda, dovuta soprattutto alle famiglie che non sono più in grado di pagare le rate del mutuo. A queste si aggiungono i lavoratori trasfertisti che molto spesso provengono dalle zone interne della Sardegna.
I canoni hanno subìto leggere variazioni al ribasso e si attestano intorno ai 400 euro per i bilocali e 500 euro per i trilocali. Ma se nella prima metà del 2013 i prezzi di Olbia 2 sono rimasti costanti, a Pittulongu e Bados si è registrato un calo del 9,1 per cento. Proprio in queste zone sono numerosi gli olbiesi che vanno alla ricerca della seconda casa per trascorrere i weekend, ma non mancano i turisti, provenienti sia dal nord Italia sia dall'estero, soprattuto dalla Svizzera, dall'Austria e dalla Germania. A suscitare poi particolare interesse è il borgo di Golfo Aranci, dove in questi ultimi anni sono state messe in atto importanti opere di restyling che stanno avendo un buon successo. I turisti stanno ora puntando verso l'acquisto di appartamenti nella località balneare, il cui volto sta pian piano cambiando, andando ad affiancarsi, a tutti gli effetti, alle località più rinomate come Porto Rotondo e Porto Cervo.
