Olbia ricorda le vittime del ciclone Cleopatra

OLBIA. Dodici anni non sono bastati ad attenuare il peso di quel 18 novembre 2013. In Gallura, il Ciclone Cleopatra spezzò tredici vite e sconvolse per sempre il volto di un'intera comunità; solo a Olbia le vittime furono nove, tra cui due bambini. Oggi, nel giorno della commemorazione, la città si ferma ancora una volta davanti alla memoria di chi non c'è più, stringendosi in un dolore che non si è mai davvero affievolito.«Il segno permanente del dolore rimane, lo abbiamo vissuto e lo vivremo per sempre. Non si può non ricordare un evento così drammatico in tempo di pace in una comunità come la nostra. Insieme al dolore per le persone scomparse ci ricordiamo il grande aiuto che la popolazione, i vigili del fuoco, la polizia, l'esercito, i Carabinieri, la guardia forestale e tutti i volontari delle associazioni che hanno dato una mano e lavorato spalando il fango in quei giorni», ha dichiarato il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, poco prima dell'avvio della cerimonia ufficiale.

Sul lungomare Escrivà, dove sorge il monumento dedicato alle vittime realizzato dall'artista Nicola Filia, studenti, cittadini e rappresentanti delle forze dell'ordine hanno ascoltato in silenzio la lettura dei nomi: Sebastiana Brundu, Bruno Fiore, Maria Loriga, Patrizia Corona e la piccola Morgana Giagoni con sua madre, Maria Massa, Enrico Mazzoccu e suo figlio Francesco Mazzoccu, Anna Ragnedda. Nomi che a Olbia non si sono mai dimenticati e che continuano a rappresentare la ferita più profonda della città.
La comunità piange ancora le sue vittime, ma guarda anche ai lavori per la messa in sicurezza del territorio, attesi da anni. «Siamo in dirittura d'arrivo per quanto riguarda il termine della valutazione di impatto ambientale, con il termine della fase progettuale e il bando di gara per l'assegnazione dei lavori e poi l'inizio della realizzazione, vedremo la luce – ha spiegato Nizzi all'ANSA –. La cosa più importante è che i primi 250 milioni li abbiamo nelle casse della Regione, e tutti questi soldi, già impegnati per i lavori da realizzarsi nel comune di Olbia, daranno la giusta risposta in termini di sicurezza alla nostra città».
Nel giorno del ricordo, Olbia rinnova così la sua promessa: non lasciare che quel dolore sia stato invano e costruire, finalmente, un futuro più sicuro per tutti.







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