
Roma, 18 gen. (AdnKronos) - "Tempi duri per Matteo Renzi, perché le parole di Jean Claude Juncker di venerdì scorso, se sono state pronunciate, nascondono un malumore non solo della Commissione europea e del suo presidente, ma anche e soprattutto delle principali cancellerie europee. Sono bastati meno di due anni per farsi riconoscere. In Europa Renzi non tocca palla, per il suo pressappochismo, per la sua superficialità, per il suo opportunismo e per la sua arroganza. E nessuno lo sopporta più". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta."Niente di male, se fosse soltanto un fatto personale. Ma chi ne va di mezzo, purtroppo, è il Paese. L’Europa -aggiunge l'esponente azzurro- ha tutti gli strumenti per colpire Renzi, ma questo si riverbera inevitabilmente sull’economia italiana, e il conto, salatissimo, lo pagano i cittadini. Se la Commissione europea in primavera boccerà, in tutto o in parte, come è probabile che accada, la legge di stabilità italiana, tutta in deficit, clientelare e che aumenta il debito pubblico, infatti, servirà subito una prima manovra correttiva da 5-8 miliardi di euro, per porre rimedio da un lato alla crescita del Pil più bassa rispetto al previsto e ai conseguenti calcoli tutti sbagliati del governo; dall’altro al mancato riconoscimento di parte della cosiddetta ‘flessibilità’ europea, vale a dire la possibilità di fare deficit".
Leggi anche