
Milano, 19 gen. (AdnKronos) - E' di circa quattro miliardi di euro il valore del mercato dei prodotti tipici lombardi nel mondo e sono 123 i ristoranti italiani (tra singole attività e catene) che all’estero offrono cucina regionale di tradizione o ispirazione lombarda, certificati dalle Camere di commercio sul portale 'Italian Quality Experience'. Oltre un miliardo di questo interscambio, spiega la Camera di commercio di Milano con un'elaborazione su dati Istat nei primi nove mesi del 2015 e 2014, parte da Milano; da Bergamo 470 milioni e da Mantova 420 mln. Carne, frutta, formaggi e prodotti farinacei vanno sulle tavole francesi, il pesce in Grecia, gli oli e i vini negli Stati Uniti, le granaglie e gli amidi in Germania. E' in crescita il Regno Unito, soprattutto per pane e prodotti da forno (+22%) e per vini e bevande (+11%), ma anche l'export verso gli Stati Uniti (+14%), il Giappone per gli oli (+29,5%) e la Svizzera per le carni (+9,8%) e i pesci (+7,6%). Il simbolo del mangiare lombardo nei ristoranti esteri è senza dubbio il risotto, protagonista in un menù su tre. Seguono la costoletta alla milanese (15%), le zuppe e minestroni (15%) e il vitello tonnato (11%). Diffusi anche la polenta e l’ossobuco alla milanese (un menu su dieci li offre).
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