
Roma, 19 gen. (AdnKronos) - "L’Italia rischia un pesante arretramento per effetto delle decisioni che Eni sarebbe in procinto di prendere su Versalis: una sua cessione, a maggior ragione se a soggetti non qualificati, avrebbe un effetto deleterio su tutto il sistema della chimica italiana, con conseguenze gravi sotto il profilo occupazionale, sociale, economico". Ad affermarlo è il segretario nazionale dell’Ugl Chimici, Luigi Ulgiati, nel corso dell’audizione dei sindacati presso la Commissione Industria, Commercio, Turismo del Senato, alla quale ha partecipato anche il segretario confederale dell’Ugl, Fiovo Bitti."E’ fondamentale - ha evidenziato - che Eni e Versalis mantengano la propria presenza nel settore chimico, investendo e producendo in Italia. Di ciò deve farsi garante il Governo, azionista di controllo di Eni, che non può trincerarsi dietro l’autonomia di un management che è l’Esecutivo stesso ad indicare. L’Ugl Chimici conferma dunque lo sciopero indetto a livello nazionale per domani, 20 gennaio".Ogni ipotesi di dismissione da parte di Eni, ha spiegato, "avrebbe l’effetto di amplificare le criticità di sistema che espongono il settore alla concorrenza aggressiva e, sovente, sleale dei Paesi asiatici".
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