
Milano, 8 feb. (AdnKronos) - "Maroni non faccia il furbo, sa benissimo che non si può abbinare il referendum consultivo alle amministrative e lui stesso da ministro dell’Interno non lo permise". Così Alessandro Alfieri, segretario regionale del Partito democratico lombardo, a proposito del referendum consultivo regionale con cui il governatore lombardo intende chiedere il via libera per formulare al governo la richiesta per ottenere maggiore autonomia sul alcune materie, secondo quanto previsto dagli articoli 116 e 117 della Costituzione. "Il voto elettronico, previsto per il referendum e non per le amministrative - spiega Alfieri - rappresenta in questo caso un ulteriore ostacolo organizzativo". Piuttosto, "ci preoccupa la previsione di risparmio di ben dodici milioni se si votasse il 12 giugno, quando alle urne saranno chiamati solo un quarto dei lombardi". "Stando alle stime di Maroni - prosegue il segretario del Pd lombardo - il costo complessivo del referendum si aggira attorno ai 50 milioni senza contare gli altri venti per l’acquisto delle macchinette per il voto. Un spreco di risorse preziose per avviare una trattativa che il governo ha già detto di voler fare".
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