
Venezia, 7 giu. (AdnKronos) - Borse di studio, alloggi, pasti, per gli studenti universitari meritevoli e di ridotte possibilità economiche: la Regione Veneto sostiene così l’accesso alle università venete. Per l’anno accademico 2016-17 la Giunta regionale mette a disposizione quasi 42 milioni di euro per il piano di interventi per il diritto allo studio universitario, di cui quasi 11 di fonte statale. La quota maggiore delle risorse (pressochè 32 milioni) è riservata alle borse di studio, 10 milioni sono invece destinati a sostenere le spese di funzionamento dei tre Esu di Padova, Venezia e Verona. "La novità per il nuovo anno accademico -anticipa l’assessore regionale all’istruzione e all’Università Elena Donazzan- sono le nuove modalità di calcolo delle soglie di reddito per accedere alle borse di studio e ai servizi universitari”. I redditi del nucleo di appartenenza, infatti. non dovranno superare i 23 mila euro Isee (indicatore di situazione economica equivalente) e i € 35.434,78, secondo l’indicatore di situazione patrimoniale (lo scorso anno la soglia di reddito patrimoniale ammontava a € 27.560,39 e quella del reddito famigliare era di 20.998,37).“Alzando le soglie di reddito -sottolinea l’assessore all’istruzione e all’Università- allarghiamo la platea dei beneficiari delle borse di studio. Al tempo stesso con l’introduzione degli indicatori Isee e Ispe, certificati dai Caf, si assicura più equità nell’accesso alle agevolazioni per il diritto allo studio”. Grazie alla convenzione delle università con i Caf, finanziata dalla Regione, gli studenti iscritti avranno accesso gratuito alla compilazione della situazione reddituale e patrimoniale del proprio nucleo famigliare.
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