
Roma, 10 giu. (AdnKronos) - E' possibile differire fino a 18 mesi il termine per l'attuaizone del piano ambientale di risanamento dell'Ilva rispetto alla precedente scadenza fissata a fine giugno 2017. E' quanto si legge nel decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il termine fissato al 30 giugno 2017 per l'attuazione del piano ambientale e sanitario, infatti, "può essere prorogato, su istanza dell'aggiudicatario della procedura", "per un periodo non superiore a 18 mesi", quindi fino a fine 2019. Tale termine, si legge ancora, "si applica altresì ad ogni altro adempimento, prescrizione, attività o intervento di gestione ambientale e di smaltimento e gestione dei rifiuti inerente Ilva in amministrazione straordinaria e le altre società da essa partecipate anch'esse in amministrazione straordinaria e sostituisce ogni altro diverso termine intermedio o finale che non sia ancora scaduto alla data di entrata in vigore del presente decreto, previsto da norme di legge o da provvedimenti amministrativi comunque denominati". Nel decreto si sottolinea inoltre che non sarà la società vincitrice della gara per l'Ilva a restituire il prestito ponte da 300 milioni di euro ma l'Amministrazione Straordinaria. "L'amministrazione straordinaria del gruppo Ilva -si legge nel decreto-, provvede, anteponendolo agli altri debiti della procedura, alla restituzione dell'importo erogato dallo Stato, maggiorato degli interessi al tasso percentuale Euribor a 6 mesi pubblicato il giorno lavorativo antecedente la data di erogazione maggiorato di uno spread pari al 3%, entro 60 giorni dal decreto di cessazione dell'esercizio dell'impresa".
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