
(AdnKronos) - (Adnkronos) - Lo strumento delle dimissioni dei consiglieri, avverte Sinistra italiana ricordando quanto avvenuto nell'ottobre scorso al Campidoglio, ha reso "l'amministrazione della Capitale un palcoscenico in cui mettere in atto una resa dei conti tutta interna al partito di maggioranza, in totale spregio alle decisioni assunte dai cittadini e al funzionamento democratico". Un evento che ''ha provocato un vulnus profondo tra elettori e istituzioni, ancora oggi difficile da risanare, che rischia di aumentare in modo esponenziale il numero degli astenuti a causa della rottura del legame fiduciario con i propri rappresentanti''. Per questo motivo, spiegano i deputati di Si, ''appare necessaria l'abrogazione" della norma del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (il Testo unico degli enti locali), che prevede lo scioglimento del Consiglio comunale tramite decreto del presidente della Repubblica, su proposta del ministro dell'Interno, a causa delle 'dimissioni contestuali, ovvero rese anche con atti separati purchè contemporaneamente presentati al protocollo dell'ente, delle metà più uno dei membri assegnati, non computando a tal fine il sindaco o il presidente della provincia'.
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