Palermo: arresti Gdf, pm 'trafficanti come agenzie di viaggi' (2)

cronaca
AdnKronos
(AdnKronos) - "Tra traffico di migranti e tratta di persone esistono differenze significative, anche se nel linguaggio comune le due figure tendono a confondersi - dicono gli investigatori - Tuttavia, occorre precisare che i confini sono labili e che di frequente episodi di traffico, in itinere divengono casi di tratta. Infatti, i due mercati, sempre contigui, tendono spesso ad intrecciarsi. Talvolta, infatti, le organizzazioni svolgono entrambe le attività, e spesso le vie di trasporto internazionale coincidono, in tutto o in parte. Inoltre, accade frequentemente che la persona trasportata, inizialmente richiedente il servizio di ingresso migratorio illegale in uno Stato, divenga in un momento successivo vittima di tratta. E’ stato rilevato, infatti, che, in molti casi la persona si rivolge spontaneamente agli esponenti delle organizzazioni che gestiscono il servizio migratorio illegale per essere condotta in altro Stato e solo in seguito, durante le fasi del viaggio, la condotta del trasportatore si modifica, subentra la coercizione e intervengono la finalità di sfruttamento e le altre manifestazioni di prevaricazione (minacce, violenze o si svela l’inganno originario)".Il traffico si articola in un certo periodo di tempo e riguarda il territorio di più Stati; "pertanto, è frequente che alcuni elementi obiettivi si manifestino in uno Stato diverso da quello in cui la persona ha iniziato il viaggio - dicono i pm - e può accadere che proprio a seguito del manifestarsi di tali elementi si possa configurare un’ipotesi di trafficking, piuttosto che di semplice smuggling: ciò comporta la necessità di conoscere e valutare tutte le fasi in cui si è articolata la condotta per poterla identificare e qualificare giuridicamente in maniera corretta". E aggiungono: "In tal senso, deve ribadirsi la assoluta irrilevanza della volontà di migrare, di sottoporsi a pratiche immorali o addirittura di subire forme sfruttamento più o meno violente rispetto all’assunzione del ruolo di vittima, anche se purtroppo non è ancora patrimonio conoscitivo diffuso (tanto nell’opinione pubblica, quanto nelle stesse figure professionali che operano a contatto con i fenomeni di trafficking e smuggling) ed acquisito la fallacia della distinzione tra vittime innocenti e vittime colpevoli". Il problema è particolarmente visibile proprio in casi analoghi a quello di oggi per tratta per scopi di prostituzione forzata o di altre forme di sfruttamento sessuale.

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