Sanità: Msf, in Yemen sistema al collasso, Taiz sotto assedio

Rapporto sulle cure mediche in tempo di guerra

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AdnKronos
Roma, 31 gen. (AdnKronos Salute) - "In Yemen la guerra sta avendo un impatto devastante sulla popolazione civile, sia per il numero delle vittime dirette sia per il collasso dei sistemi sanitari". E' quanto emerge dal nuovo Rapporto sull'assistenza medica in tempo di guerra, diffuso a livello internazionale da Medici senza frontiere (Msf). Il report si concentra in particolare sulla situazione di Taiz, "la terza città più grande dello Yemen, lungo la linea del fronte, dove da quasi 2 anni la popolazione vive in un continuo stato di paura e sofferenza. Un triste esempio - spiega l'organizzazione umanitaria - della necessità urgente di assistenza sanitaria e cure mediche di base a cui le équipe Msf cercano di rispondere"."Le disperate condizioni di Taiz sono un esempio di quanto sta avvenendo in tutto lo Yemen - afferma Karline Kleijer, coordinatore dell'emergenza Msf per lo Yemen - Le parti in conflitto a Taiz mostrano regolarmente una totale mancanza di rispetto per la protezione dei civili, delle strutture sanitarie, del personale medico e dei pazienti. I nostri pazienti, su entrambi i lati dei fronti, raccontano di essere stati feriti dai bombardamenti mentre preparavano il pranzo in cucina, dagli attacchi aerei mentre andavano a lavorare i campi, mutilati dalle mine mentre radunavano il bestiame e puntati dai cecchini nelle strade davanti alle loro case".Nel governatorato di Taiz, nello Yemen sudoccidentale, anche i servizi sanitari sono entrati nel mirino delle violenze. Ospedali danneggiati da bombardamenti, una clinica mobile Msf sotto attacco aereo, ambulanze colpite da spari, confiscate o assalite da uomini armati. E ancora operatori sanitari attaccati mentre andavano al lavoro, molestati, detenuti, minacciati e costretti a lavorare con la pistola puntata. Molti di loro corrono grossi pericoli a Taiz e in molti temono per la propria vita mentre sono al lavoro. "Non mi sento mai al sicuro mentre lavoro in ospedale - racconta il coordinatore del pronto soccorso di un ospedale pubblico a Taiz - Non c'è alcun rispetto per le strutture mediche. Il nostro ospedale è stato colpito e bombardato molte volte. I bombardamenti stanno causando molta agitazione, sia tra lo staff che tra i pazienti". La paralisi del sistema sanitario, insieme alle sempre più difficili condizioni di vita, ha causato un peggioramento della salute delle persone, con conseguenze particolarmente gravi per donne incinte, neonati e bambini piccoli. I servizi sanitari gratuiti sono molto limitati e l'assistenza privata può essere molto costosa, per cui le persone decidono di farvi ricorso quando sono già molto malate.Da qui l'appello lanciato ancora una volta nel rapporto a tutte le parti in conflitto, affinché "assicurino la protezione dei civili e del personale sanitario e permettano ai feriti e ai malati di accedere alle cure mediche". Msf chiede anche alle organizzazioni internazionali e ai governi "di aumentare la loro risposta umanitaria in Yemen e garantire che gli aiuti arrivino a tutte le persone che ne hanno bisogno". Nel 2016 le équipe dell'ospedale materno-infantile di Msf e nei reparti materni supportati da Msf a Taiz hanno assistito più di 5.300 parti, fornito più di 31.900 consultazioni prenatali, condotto più di 2.600 consultazioni post-parto e inserito più di 2.500 bambini gravemente malnutriti nei programmi di alimentazione terapeutica. Dall'inizio delle violenze, Msf ha aiutato a curare più di 10.700 feriti di guerra a Taiz. Le condizioni evidenziate non riguardano solo Taiz. "Nei 10 governatorati dello Yemen dove Msf lavora - spiega l'organizzazione - le nostre équipe testimoniano le stesse situazioni: gli yemeniti sono vittime delle conseguenze dirette e indirette di questa guerra distruttiva. L'accesso a cure mediche gratuite e di qualità è gravemente compromesso e dopo quasi due anni di guerra, gli aiuti medico-umanitari non sono ancora in grado di far fronte ai bisogni più basilari della popolazione".

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