Elezioni: per Mattarella nodo resta legge elettorale omogenea (2)

politica
AdnKronos
(AdnKronos) - Il pallino è quindi nelle mani del Parlamento e delle forze politiche. Una volta realizzata questa condizione, infatti, se il Pd deciderà di togliere l'appoggio al governo e il Capo dello Stato si troverà a dover certificare che sono venuti meno i presupposti per il proseguimento della legislatura, non ci sarà alcun accanimento terapeutico per prolungare la vita delle Camere fino alla loro scadenza naturale.Approvata la nuova legge elettorale omogenea per Camera e Senato, per il Capo dello Stato non ci sarebbero vincoli di calendario: le urne potrebbero quindi aprirsi indifferentemente a giugno, alla fine di settembre o addirittura ad aprile se si riuscisse ad ottenere, procedendo a tappe forzate, un nuovo sistema di voto omogeneo. Un governo dimissionario potrebbe comunque gestire il vertice G7 di Taormina meglio di uno nuovo, sempre che i risultati consentano di averlo rapidamente all'indomani delle elezioni. Stesso interrogativo che si porrebbe per quanto riguarda il varo della legge di bilancio, che sarebbe la prima scadenza dopo un voto alla fine dell'estate. Ma queste sono ipotesi e domande che per ora non sono all'ordine del giorno.

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