
Roma, 6 feb. (AdnKronos) - "Questa storia dello spread che continua a salire non rappresenta un buon segnale per l’economia nazionale. Il nostro Paese per riprendersi abbisogna di investimenti privati e pubblici rivolti principalmente al settore industriale e a quello manifatturiero in particolare. Quando s’innalza il differenziale tra i titoli di stato decennali italiani e quelli dello stesso tipo tedeschi, vuol dire che sale anche la disaffezione dei mercati verso l’Italia. E’ una valutazione che proprio non ci possiamo permettere". Ad affermarlo in una nota è Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, rispetto al dato dello spread tra Btp e Bund che ha toccato la soglia dei duecento punti.Al momento, aggiunge Palombella, "non intravedo rischi concreti, perché il campanello d’allarme suona, come ci è già successo nell’estate 2011, dopo la soglia dei 250 punti. Ma i costi crescenti del finanziamento dell’ingente debito pubblico e il costante dibattito sulla possibilità di elezioni anticipate proprio non ci aiutano: il primo è un cogente problema di natura economica; il secondo è puramente politico, perché determina un clima di crescente instabilità. I mercati premiano chi è stabile e l’economia necessita di politiche d’investimento, anziché di opinioni su quando si va a votare", conclude.
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