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Gip: "Aggressione razzista brutale e ripugnante'

cronaca
AdnKronos
Palermo, 5 set. (AdnKronos) - "Neri di merda, dovete morire. Entro stasera vi ammazziamo tutti". E giù botte, con calci e pugni, ma anche colpi di bastone, di spranghe e di pietre. E' il racconto dell'orrore di alcuni dei giovani stranieri, tra cui diversi minori, aggrediti la notte di Ferragosto tra Trappeto e Partinico, nel palermitano. All'alba di oggi i Carabinieri di Partinico, guidati dal Comandante Marco Pisano, hanno arrestato sette persone, tra cui due donne, finite ai domiciliari. Tutto inizia intorno alla mezzanotte di Ferragosto, quando il gruppo di ragazzi stranieri, ospiti del centro d'accoglienza di Partinico, si trovavano sulla spiaggia di Trappeto per festeggiare. All'improvviso, mentre aspettavano che l'educatrice li venisse a prendere con un pulmino, un gruppo di persone, appartenenti allo stesso nucleo familiare, tutte di Partinico, ha iniziato a importunarli. Fino all'aggressione. All'arrivo della educatrice, i giovani hanno lasciato la spiaggia raccontando tutto alla donna. Ma gli aggressori hanno iniziato a inseguirli, fino a speronare il pulmino costringendo l'educratrice a fermarsi. E' così iniziato il raid con calci, pugni, colpi di bastone che hanno ferito i ragazzi. "Hanno circondato il mio mezzo - ha denunciato la donna - cercando di aprire gli sportelli ma non ci sono riusciti. A un certo punto hanno iniziato a colpire la carrozzeria con calci e pugni". E alcuni degli aggressori hanno iniziato a profferire insulti razzisti nei confronti dei giovani. "Falli scendere che te li riporti in comunità tutti morti", ha detto uno di loro alla educatrice spaventata. La donna ha proseguito la marcia per tornare a Partinico, nel traffico della notte di Ferragosto. Ma gli aggressori si sono messi all'inseguimento del mezzo a bordo di due auto. All'altezza della Statale 113 un veicolo ha raggiunto il mezzo con i giovani a bordo, e l'ha tamponato. Nel frattempo "sono arrivate altre quattro autovetture", come racconta la donna. Una ventina di persone ha circondato il mezzo. Ed è così iniziata una colluttazione terminata con l'aggressione brutale ai ragazzi stranieri. L'educatrice, anche lei strattonata con forza, ha provato a chiamare le forze dell'ordine ma alcune donne le hanno strappato il telefono dalle mani. Solo dopo diversi minuti la donna è riuscita a scappare e anche i giovani stranieri sono scappati a piedi. Molto dure le parole del gip nella misura cautelare che parla di una aggressione "dettata da abiette finalità di discriminazione razziale" e "posta in essere con modalità brutali e ripugnanti rispetto al comune sentire e alle più elementari regole del vivere civile".

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