Carrara, 27 feb. (Labitalia) - Chiusura nel segno del successo per la 39ma edizione di Tirreno C.T. e la 20ma di Balnearia, le due fiere divenute ormai riferimento per il settore dell’ospitalità in Italia. Oltre 62mila operatori hanno affollato dal 24 al 27 febbraio i padiglioni di Carrara Fiere, incontrando gli oltre 900 marchi commerciali presenti. Dall’arredo contract ai prodotti per la ristorazione, passando per gli accessori e la tecnologia applicata a tutto il mondo del food and wine. Inoltre concorsi, tra gli altri i campionati italiani di pasticceria e quelli della pizza. Senza contare la folta presenza di professionisti del settore, dai barman ai cuochi, passando per pizzaioli e maestri del caffè.Nella parte dedicata a Balnearia, in crescita esponenziale, le attrezzature, prodotti e servizi per la spiaggia 4.0, quella del futuro. Ma Balnearia non finisce qui. E’ stata anche l’occasione per approfondire temi fortemente sensibili. Tra gli argomenti più caldi che sono stati affrontati c’è la direttiva Bolkestein e l’allarme erosione che ha colpito e colpisce gran parte delle coste del nostro Paese. Tra gli argomenti di carattere sociale sono stati organizzati convegni sulla disabilità, sulla prevenzione per i lavoratori 'outdoor' e sulla prevenzione e sicurezza in mare e in spiaggia per i bagnanti. Nel dettaglio, sono stati oltre 430 gli espositori e 900 i marchi commerciali rappresentati, in 30.000 mq di esposizione, e più di 62.000 visitatori: numeri importanti anche in considerazione del fatto che gli espositori provengono da 66 provincie di 16 regioni italiane, a cui si aggiungono 4 aziende da Austria, Belgio, Francia e Repubblica Ceca. Per quanto riguarda le regioni, troviamo al primo posto ovviamente la Toscana, da cui proviene il 35% degli espositori. Segue la Lombardia con il 14,5% e poi l’Emilia Romagna con il 13%, il Veneto con il 7%, il Piemonte con il 6,5%, il Friuli con il 4,6% e la Liguria con il 4%. Tra le province primeggia quella di Lucca, che presenta in Fiera il 7% delle aziende totali; a seguire Massa Carrara, con il 6,5% e poi Pisa con il 5%. Troviamo poi Firenze, Milano, Livorno e La Spezia con percentuali dal 4,8 al 3,5%."La soddisfazione - spiega Paolo Caldana, fondatore di Tirreno C.T. - non è tanto nel vedere una fiera viva e movimentata, come lo è da sempre questo appuntamento, quanto percepire dai partecipanti, espositori e visitatori, l’interesse reciproco di incontrarsi e di stringere rapporti commerciali, perché questo è ciò che anima e fa crescere un settore in continua evoluzione. Ora possiamo già pensare alla grande festa dei 'primi' quaranta anni di Tirreno C.T. che sarà celebrata durante la prossima edizione già in programma dall’1 al 4 marzo 2020". In quattro giorni oltre 100 appuntamenti di approfondimento, tra seminari, cooking show, convegni, tavole rotonde. Lunedì 25 febbraio è intervenuto il ministro delle Politiche agricole e del turismo, Gian Marco Centinaio, che, dopo un giro in fiera per salutare gli imprenditori del settore, ha incontrato le associazioni dei balneari per fare il punto della situazione. Sono stati presenti in fiera anche politici nazionali e locali per incontrare i protagonisti di due settori, quello dell’alimentazione e quello del turismo, strategici per l’economia nazionale.Successo anche per lo spazio della Cucina dei SaperiSapori e Conoscenze dove la padrona di casa, la giornalista Laura Salvatore Iacopetti, durante i tre giorni ha ospitato personaggi e ricette della tradizione italiana dando visibilità alla manualità e ai racconti di questa professione. Stessa cosa per lo spazio della Scuola Tessieri di Ponsacco (Pi) dove ogni giorno si sono alternati grandi chef e pasticceri per dare un esempio di come la formazione del settore sia sempre più fondamentale per mirare al mantenimento e miglioramento della qualità.