Washington, 8 apr. (AdnKronos/Dpa/Europa Press) - "Gli Stati Uniti sono profondamente preoccupati per gli scontri intorno a Tripoli. Affermiamo in modo chiaro che ci opponiamo all'offensiva militare delle forze del generale Haftar e chiediamo l'arresto immediato delle operazioni contro la capitale libica". E' quanto ha affermato il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, chiedendo che "tutte le forze ritornino nelle loro posizioni precedenti" all'inizio degli scontri che hanno fino a questo momento provocato una ventina di morti. "Le parti coinvolte hanno la responsabilità di ridurre le tensioni, come affermato dal Consiglio di Sicurezza e dal G7 il 5 aprile" aggiunge il capo della diplomazia Usa in un comunicato diffuso dal dipartimento di Stato. "La campagna militare unilaterale contro Tripoli mette in pericolo la popolazione civile e soffoca la possibilità di ottenere un futuro migliore per tutti i libici" prosegue la dichiarazione di Pompeo. "Non c'è soluzione militare per il conflitto in Libia - ribadisce il segretario di Stato -. Per questo gli Stati Uniti continuano, con i nostri partner internazionali, a fare pressione sui leader libici affinché ritornino al tavolo dei negoziati con la mediazione dell'Onu". "Una soluzione politica - ha concluso - è l'unica via per unificare il Paese e offrire un piano di sicurezza, stabilità e prosperità per tutti i libici".