Roma, 8 apr. (AdnKronos) - Si lavora a Palazzo Chigi per portare domani, in consiglio dei ministri, un decreto sui risparmiatori truffati dalle banche. La misura andrà a modificare la norma primaria -ovvero la manovra che prevedeva il fondo ad hoc per i truffati- per poi procedere subito dopo con i decreti attuativi firmati dal ministro Giovanni Tria. Con la norma domani in Cdm, viene spiegato da fonti di Palazzo Chigi, si dovrebbe aprire al risarcimento di circa il 90% dei risparmiatori interessati attraverso due requisiti: l'Irpef non superiore ai 35mila euro o un patrimonio mobiliare che resti sotto il tetto dei 100mila. Il restante 10% dei casi verrà valutato da una commissione tecnica che passerà in rassegna ogni singolo caso. Su questo, a quanto si apprende, si sarebbero registrate le divisioni tra le associazioni presenti al tavolo. Due, in particolare, hanno chiesto di conoscere i contenuti dei decreti attuativi di Tria, perché al loro interno verranno scritte, nero su bianco, le tipizzazioni delle fattispecie penali in base alle quali sono state truffate queste persone, dunque, in sostanza, si definirà chi rientra e chi invece resta fuori.