Roma, 20 gen. (Adnkronos) - ''Siamo tutti convinti che questa sarà una occasione straordinaria di diplomazia, in uno dei momenti più difficili per il Medio Oriente e il nord Africa''. Paolo Glisenti, Commissario per l'Italia all'Expo di Dubai, lo spiega in un'intervista a 'La Repubblica'. ''La scelta di Dubai è importante. È la prima Expo in un paese arabo -continua Glisenti-. Segna il passaggio del baricentro mondiale verso la rete che unisce Est e Ovest. Nel 2021 per la prima volta il valore del traffico merci dall’Oriente verso il Mediterraneo supererà il valore di quello sulle rotte transatlantiche e transpacifiche. Gli Emirati Arabi Uniti sono un hub''.''L’identità italiana che portiamo a Dubai è quella dell’innovazione non autoprodotta, ma frutto di collaborazioni. Non solo tra ministeri, istituti di ricerca, imprese, ma anche con altri paesi ed enti internazionali. Il nostro padiglione architettonicamente rappresenta questo modello -aggiunge Glisenti-. Ci sono tre scafi tricolore come tetto: l’Italia che da secoli naviga e porta a casa la ricchezza della sua capacità esplorativa e di relazioni. Nel campo della sostenibilità, dell’economia circolare, delle energie alternative, delle scienze della vita, dell’aerospazio. Made in Italy, ma soprattutto Made with Italy. È il senso dello slogan che abbiamo scelto: 'La bellezza unisce le persone'''.''Questa è una Expo più internazionale. 192 paesi partecipanti, un record, con l’80% dei visitatori provenienti dall’estero -conclude Glisenti-. E poi c’è uno spostamento anagrafico: la maggior parte dei visitatori avrà meno di 40 anni. Infine il programma si incrocerà con l’agenda 2030 dell’Onu sullo sviluppo sostenibile. Alla Milano del dopo 2015 sarà dedicata la nostra prima settimana alla Expo di Dubai, abbiamo invitato anche il sindaco''.