(Adnkronos) - Articolato in cinque subrating (area penale, civile, fiscale, lavoro e studi e formazione), il rating reputazionale è stato utilizzato per la prima volta dall'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata con l'azienda confiscata Immobiliare Strasburgo. "Oggi - sottolinea il direttore dell'Anbsc Bruno Frattasi - abbiamo la necessità di superare il sistema analogico e andare verso un'epoca dove la digitalizzazione è sempre più presente nel nostro sistema di vita. Questo significa far funzionare bene i sistemi informativi, incrementare l'interoperabilità e lo scambio tra i sistemi informativi dei vari attori del sistema di gestione dei beni confiscati". Il rating può così diventare uno strumento per evitare o attenuare il rischio di infiltrazioni criminali. "Può diventare, con grande facilità - evidenzia il presidente dell'Inag (Istituto nazionale amministratori giudiziari) Giovanni Mottura - un passaporto reputazionale oggetto di un ologramma immodificabile, uno strumento da tenere nella cassetta degli attrezzi di ogni amministratore giudiziario. Il rating può essere rapidamente utilizzato sia per verificare coloro che erano già stakeholder dell'azienda, fornitori, clienti, dipendenti che c'erano all'atto dell'ingresso dell'amministrazione giudiziaria, ma anche per una prospettiva futura di continuità aziendale in cui si debba assumere, aprire nuovi rapporti. Consente di togliere l'aspetto soggettivo alla scelta dell'amministratore giudiziario e predisporre delle prospettive future".