(Adnkronos) - "Il tema dei cambiamenti climatici sta sempre più occupando un ruolo prioritario nelle agende dei Ceo italiani, anche se ancora in misura ridotta rispetto a quanto succede all’estero", commenta Anzivino, e aggiunge: "molti stanno ancora valutando quali implicazioni di natura commerciale ed industriale potrebbe avere una riconfigurazione green della propria carbon footprint aziendale, anche se purtroppo bisogna ricordarsi che i tempi per agire sono stretti".In un contesto complesso ed incerto come quello delineato, i Ceo italiani stanno pianificando le medesime strategie di risposta registrate a livello globale, puntando in particolar modo su un aumento dell’efficienza operativa (Italia 65%, Mondo 77%), della crescita organica (Italia 50%, Mondo 70%) e sul lancio di nuovi prodotti (Italia 42%, Mondo 60%). I Ceo italiani continuano inoltre a guardare con interesse allo sviluppo tramite alleanze strategiche o JVs per assicurarsi un percorso di crescita soprattutto internazionale (40% nel 2020, in crescita rispetto all’anno precedente che era pari al 28%); su questo tema, a livello mondiale, si registra invece una leggera flessione di due punti percentuali (38% contro il 40% per il 2019). Stanno diventando più aggressivi che in passato nella ricerca di opportunità di collaborazione a 360 gradi con partner esteri. In tale contesto, rimane molto significativa la volontà di valorizzare il proprio Know How operativo ed industriale su mercati alternativi, con un’offerta ben focalizzata alle esigenze locali.