Terremoto: Giacomoni (Fi), 'tutti ricordano impegno Berlusconi'

politica
AdnKronos
Roma, 6 apr. (Adnkronos) - "Nella notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009, alle 3.32 del mattino, una scossa di terremoto di 5,8 gradi della scala Richter distrusse in pochi minuti gran parte del centro storico de L'Aquila e molti paesi vicini. Il bilancio fu pesantissimo: più di 300 le vittime, 1.600 i feriti, decine di migliaia gli sfollati. Ricordo perfettamente il 6 aprile del 2009, ero consigliere a Palazzo Chigi del presidente Berlusconi. Risuona ancora nella mia mente la telefonata della scorta che avvertiva dell’imminente partenza in elicottero, con il presidente Berlusconi, per visitare i luoghi della tragedia. Constatata la distruzione il presidente Berlusconi pensò subito alla ricostruzione. Serviva subito ripartire e soprattutto restituire una casa e un minimo di sollievo alle famiglie distrutte dal dolore e dall’angoscia di aver perso tutto. Anche in quell’occasione il popolo italiano tirò fuori il meglio di sé. E come spesso accade nelle emergenze nazionali molti, moltissimi si misero a disposizione di coloro che avevano bisogno". Lo ricorda Sestino Giacomoni, deputato e componente del coordinamento di presidenza di Forza Italia. "In 6 mesi -prosegue- furono costruite abitazioni antisismiche per oltre 30.000 persone -le New Town- per permettere alle persone di passare l’inverno in abitazioni dignitose, funzionali e sicure. I cittadini dell’Abruzzo non hanno mai dimenticato quanto fece per loro il presidente Berlusconi ed il suo Governo. E ancora oggi gli riservano una grande accoglienza. Oggi un pensiero va a chi ci ha lasciato 13 anni fa in quel tragico terremoto ed ai superstiti che hanno sofferto e soffrono per la perdita dei loro cari. Una riflessione: con l’impegno, con la determinazione e con il lavoro di persone capaci si può ripartire. Sempre".

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