
Roma, 11 apr. (Adnkronos) - "Rien n'est joué, rien n'est gagné. Nulla è perso, nulla è vinto. Dopo il primo turno delle elezioni presidenziali francesi le parole del Presidente Macron riassumono bene la situazione, che valgono per la Francia, ma anche per tutta l'Europa e per le nostre democrazie: la partita contro il populismo sovranista è ancora tutta da giocare. Chi si era illuso che il sovranismo fosse finito con la figuraccia di Salvini in Polonia, dove gli è stata rinfacciata la sua maglietta con la faccia di Putin, deve ricredersi. Sono segnali incoraggianti la prevalenza di Macron nel voto del primo turno e il rifiuto della sinistra radicale di Melenchon di far convergere il voto su Le Pen. Ma impressiona il livello del voto antisistema e antieuropeo di un Paese come la Francia, soprattutto dopo lo choc dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia di Putin, che è anche il principale sponsor di Marine Le Pen. Se sommiamo questi voti ai risultati delle elezioni in Ungheria e Serbia, e all'appoggio a Le Pen dei nostri Salvini e Meloni, il quadro finale è preoccupante. In gioco ci sono i nostri valori europei e democratici". Lo afferma Patrizia Toia, eurodeputata del Pd."Nelle nostre democrazie europee -aggiunge- si combatte con le armi della politica la stessa guerra che si combatte in Ucraina. Dobbiamo esserne consapevoli e non farci ingannare dai trasformismi come quelli di Le Pen e Meloni. Dobbiamo riformare l'Unione europea rendendola più comunitaria e meno inter-governativa, in modo da renderla più resiliente di fronte al rischio di sbandamento democratico di qualche suo Governo".
Leggi anche