
Roma, 13 apr. (Adnkronos) - "Il lavoro 'in tutte le sue forme ed applicazioni' (articolo 35 Costituzione) torna all’attenzione della Corte. Con una declaratoria di incostituzionalità è stato fatto cadere l’aggettivo 'manifesta', riferito all’insussistenza del fatto posto alla base dei licenziamenti per giustificato motivo oggettivo; requisito, quest’ultimo, originariamente previsto per la reintegrazione del lavoratore. La pronuncia, pur affermando che non può essere sindacato il merito delle scelte organizzative del datore di lavoro, ha ribadito che il licenziamento deve avere una giustificazione e deve presentarsi quale ultima ratio (sentenza numero 125)". Lo ha affermato la presidente della Corte costituzionale, Silvana Sciarra, nella relazione sull'attività della Consulta del 2022. "Con riferimento, invece, all’indennità prevista per i lavoratori licenziati da datori di lavoro di piccole dimensioni, nonostante il vulnus riscontrato, la Corte -ha ricordato la presidente- si è pronunciata con un’inammissibilità in considerazione della pluralità di scelte affidate al legislatore per porvi riparo, non senza omettere di evidenziare con un forte monito le disarmonie riscontrabili nella disciplina complessiva dei licenziamenti (sentenza numero 183)".
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