
Milano, 13 apr. (Adnkronos) - Venti pagine per spiegare quali sono le presunte nuove "prove" che potrebbero portare a riaprire il caso. Il pg di Milano Cuno Tarfusser ha consegnato, nei giorni scorsi, alla procuratrice generale Francesca Nanni e all'avvocato generale Lucilla Tontodonati una relazione, redatta sulla scorta di nuovi elementi presentati dalla difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi, per l'eventuale riapertura del processo sulla strage di Erba. "Una relazione basata sugli atti" in cui emergerebbe "un'opinione molto precisa" su come sono andati i fatti la sera dell'11 dicembre 2006. "La revisione quale mezzo di impugnazione straordinario ha come fine, difficilissimo, di smontare un giudicato, ma non ha il compito di trovare l'assassino alternativo" spiega una fonte all'Adnkronos. La consegna della relazione è un primo passo informale, interno agli uffici, perché la decisione spetta ai vertici della procura generale e non al singolo sostituto. Il parere, per il quale bisognerà attendere "qualche settimana" - fanno sapere fonti giudiziarie - sarà quindi trasmesso a Brescia dove è attesa, forse già la prossima settimana, la richiesta di revisione del caso da parte della difesa dei coniugi condannati all'ergastolo, in via definitiva, per l'omicidio di Raffaella Castagna, del figlio Youssef Marzouk di soli 2 anni, della nonna del piccolo Paola Galli e della vicina di casa Valeria Cherubini. Si tratta della prima richiesta di revisione sebbene, da sempre, il difensore Fabio Schembri sollevi dubbi sulle sentenze. Una richiesta difensiva che poggia, da quanto si apprende, su nuovi testimoni ma anche su intercettazioni ambientali mai prese finora in considerazione. A valutare l'eventuale richiesta di 'riapertura' del caso sarà la procura di Brescia che dovrà, per prima cosa, esaminare l'ammissibilità della questione.
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