Città del Vaticano , 26 apr. - (Adnkronos) - “I monaci e le monache prendono su di se’ i problemi del mondo, i monasteri sono i grandi evangelizzatori: sono un ponte di intercessione per tutti i peccati”. Lo ha sottolineato il Papa nel corso dell’udienza generale in piazza San Pietro. Bergoglio, continuando il ciclo di catechesi ‘La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente, ha incentrato la meditazione sul tema ’Testimoni: il monachesimo e la forza dell’intercessione. Gregorio di Narek’. E ha va osservato: “Ci farà bene visitare qualche monastero:. Che il Signore ci dia nuovi monasteri che portino avanti la Chiesa con la loro intercessione”. Parlando delle grandi testimonianze che attraversano la storia della fede, Francesco si è appunto soffermato su quella delle monache e dei monaci, “sorelle e fratelli che rinunciano a sé e al mondo per imitare Gesù sulla via della povertà, della castità, dell’obbedienza e per intercedere a favore di tutti. Le loro vite parlano da sé, ma noi potremmo chiederci: come può della gente che vive in monastero aiutare l’annuncio del Vangelo? Non farebbero meglio a impiegare le loro energie nella missione? In realtà, i monaci sono il cuore pulsante dell’annuncio: la loro preghiera è ossigeno per tutte le membra del Corpo di Cristo, è la forza invisibile che sostiene la missione”. Bergoglio ha citato come esempio, San Gregorio di Narek, Dottore della Chiesa: “È un monaco armeno, vissuto attorno all’anno Mille, che ci ha lasciato un libro di preghiere, nel quale si è riversata la fede del popolo armeno, il primo ad abbracciare il cristianesimo; un popolo che, stretto alla croce di Cristo, ha tanto sofferto lungo la storia. San Gregorio trascorse nel monastero di Narek quasi tutta la vita. Lì imparò a scrutare le profondità dell’animo umano e, fondendo insieme poesia e preghiera, segnò il vertice sia della letteratura sia della spiritualità armena. L’aspetto che in lui più colpisce è proprio la solidarietà universale di cui è interprete. Fra i monaci e le monache c’è solidarietà universale: il loro e’ un cuore che è come una antenna . Prendono su di se’ i problemi del mondo”.