OLBIA. A undici anni dalla tragica alluvione che nel 2013 devastò la Sardegna e in particolare modo la Gallura, si è tenuta ieri una commemorazione per ricordare le vittime di quel drammatico evento. Durante una messa solenne, sono stati onorati i nomi delle nove persone che persero la vita nel territorio di Olbia: Sebastiana Brundu, Bruno Fiore, Maria Loriga, Patrizia Corona, Morgana Giagoni, Maria Massa, Enrico Mazzoccu, Francesco Mazzoccu e Anna Ragnedda. Tra di loro vi erano donne, uomini, anziani e intere famiglie, inclusi bambini. La cerimonia si è svolta sul lungomare San Josemaría Escrivá de Balaguer, dove sorge il Memoriale dedicato alle vittime dell’alluvione di Olbia. Questo monumento, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, rappresenta una risposta alla richiesta di ricordo della comunità. È stato inaugurato nell’autunno del 2023, in occasione del decimo anniversario della tragedia.
Il Memoriale è arricchito da una stele su cui sono incisi i nomi delle vittime, accompagnata da un QR code che consente di accedere a una ricostruzione della drammatica giornata del 18 novembre 2013. Attraverso il codice, è possibile visualizzare la spiegazione del monumento, video testimonianze, fotografie e altri contenuti, aggiornati annualmente. Nel suo discorso, il sindaco Settimo Nizzi ha espresso gratitudine verso i presenti e sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria delle vittime: «Nonostante tutto ciò che abbiamo fatto e che faremo ancora, purtroppo non riusciremo a ridare alle famiglie che hanno perso i loro cari, la gioia di stare con le persone che hanno perduto. Potremmo fare opere importanti, immense, ma il dolore resterà sempre nel loro cuore e nel nostro» ha detto il primo cittadino. «Riuscire a fare qualcosa che possa darci maggiore sicurezza, è l'unico nostro compito». Tra le varie opere incompiute c'è certamente la stada Olbia-Tempio, Monte Pino dove divorata dal fango franò un tratto di strada portandosi dietro ben tre auto e la vita di tre persone.
Il Memoriale è arricchito da una stele su cui sono incisi i nomi delle vittime, accompagnata da un QR code che consente di accedere a una ricostruzione della drammatica giornata del 18 novembre 2013. Attraverso il codice, è possibile visualizzare la spiegazione del monumento, video testimonianze, fotografie e altri contenuti, aggiornati annualmente. Nel suo discorso, il sindaco Settimo Nizzi ha espresso gratitudine verso i presenti e sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria delle vittime: «Nonostante tutto ciò che abbiamo fatto e che faremo ancora, purtroppo non riusciremo a ridare alle famiglie che hanno perso i loro cari, la gioia di stare con le persone che hanno perduto. Potremmo fare opere importanti, immense, ma il dolore resterà sempre nel loro cuore e nel nostro» ha detto il primo cittadino. «Riuscire a fare qualcosa che possa darci maggiore sicurezza, è l'unico nostro compito». Tra le varie opere incompiute c'è certamente la stada Olbia-Tempio, Monte Pino dove divorata dal fango franò un tratto di strada portandosi dietro ben tre auto e la vita di tre persone.
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