OLBIA. Borse firmate, accessori di lusso, oggetti d'argento e shopping sfrenato online e nei negozi più esclusivi di Sassari: così una funzionaria comunale, incaricata di gestire le finanze di un piccolo Comune del nord Sardegna, avrebbe speso oltre 360mila euro sottratti illecitamente dalle casse pubbliche.
A scoprirlo è stata la Guardia di Finanza di Sassari, che, sotto il coordinamento della Procura, ha eseguito nei suoi confronti una misura di sospensione per sei mesi da ogni incarico nella Pubblica Amministrazione. La donna, responsabile dell'Ufficio Finanziario e Tributi in un Comune di circa 250 abitanti, è accusata di peculato: avrebbe approfittato del proprio ruolo per disporre numerosi bonifici dal conto di Tesoreria del Comune al proprio conto personale. Le indagini hanno ricostruito un sistema collaudato: mandati di pagamento apparentemente regolari, causali generiche ("Rimborso", "Missione", "Plus") e persino la falsificazione delle proprie buste paga, con emolumenti gonfiati per giustificare le cifre versate. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato due conti correnti, un'auto, un immobile a Sassari, 52 borse e accessori griffati (tra cui Louis Vuitton, Gucci, Prada e Twin Set), oltre a oggetti in argento per 13,5 kg. Nel conto della donna restavano ancora circa 130mila euro. L'inchiesta è partita dopo una segnalazione della banca e la denuncia del sindaco. Le responsabilità penali restano da accertare nel corso del processo, ancora in fase preliminare, ma non si escludono sviluppi. La Guardia di Finanza ribadisce l'impegno a proteggere i bilanci degli enti locali e il corretto utilizzo delle risorse pubbliche, in un contesto in cui ogni spreco rappresenta un danno per l'intera collettività.
A scoprirlo è stata la Guardia di Finanza di Sassari, che, sotto il coordinamento della Procura, ha eseguito nei suoi confronti una misura di sospensione per sei mesi da ogni incarico nella Pubblica Amministrazione. La donna, responsabile dell'Ufficio Finanziario e Tributi in un Comune di circa 250 abitanti, è accusata di peculato: avrebbe approfittato del proprio ruolo per disporre numerosi bonifici dal conto di Tesoreria del Comune al proprio conto personale. Le indagini hanno ricostruito un sistema collaudato: mandati di pagamento apparentemente regolari, causali generiche ("Rimborso", "Missione", "Plus") e persino la falsificazione delle proprie buste paga, con emolumenti gonfiati per giustificare le cifre versate. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato due conti correnti, un'auto, un immobile a Sassari, 52 borse e accessori griffati (tra cui Louis Vuitton, Gucci, Prada e Twin Set), oltre a oggetti in argento per 13,5 kg. Nel conto della donna restavano ancora circa 130mila euro. L'inchiesta è partita dopo una segnalazione della banca e la denuncia del sindaco. Le responsabilità penali restano da accertare nel corso del processo, ancora in fase preliminare, ma non si escludono sviluppi. La Guardia di Finanza ribadisce l'impegno a proteggere i bilanci degli enti locali e il corretto utilizzo delle risorse pubbliche, in un contesto in cui ogni spreco rappresenta un danno per l'intera collettività.
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