
Milano, 14 gen. - (AdnKronos) - Il rallentamento della Cina, ma soprattutto delle altre economie emergenti e il prezzo del petrolio. Queste le principali variabili che rischiano di pesare sulla crescita dell'economia mondiale nei prossimi mesi, indicate da Jean-Michel Six, capo economista di Standard & Poor's per l'area Emea. L'economia cinese è "entrata in un ciclo completamente nuovo, da uno guidato dagli investimenti e uno guidato dai consumi", secondo uno schema già osservato in altre economia dell'Asia, spiega Six. "Questo cambio dovrà essere gestito bene dalla leadership cinese. Il rallentamento è strutturale, resistere è controproducente e la leadership dovrebbe abbandonare l'obiettivo di crescita del Pil del 7%". Il rallentamento cinese, però, rischia di avere importanti conseguenze sugli altri Paesi emergenti, soprattutto sui produttori di materie prime. "Siamo più preoccupati sulle prospettive per le altre economie emergenti, soprattutto in Medio Oriente e Africa. Il forte calo dei mercati delle materie prime è preoccupante", insiste Six. In particolare il prezzo del petrolio, scivolato sotto i 30 dollari al barile, è "un elemento di rischio". Nel breve termine "ci aspettiamo che quanto succederà nel petrolio sarà negativo. Ci auguriamo che la situazione si stabilizzi", conclude l'economista.
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