
Roma, 14 gen. (AdnKronos) - "Secondo me questa è la migliore legge" dopodichè "decide il Parlamento in libertà di coscienza". Il premier Matteo Renzi fa il punto con i collaboratori sulle unioni civili e conferma la linea tenuta fin qui sul ddl Cirinnà. Insomma, non è in vista alcuna marcia indietro sul ddl, nessuno stralcio delle stepchild adoption, come richiesto da alcuni cattolici dem e nessuna apertura sull'affido rafforzato, formula prospettata da un emendamento depositato oggi al Senato, come possibile mediazione. La posizione del Pd, spiega un dirigente del Nazareno, "è per il ddl Cirinnà così com'è, stepchild adoption comprese. Poi sono possibili miglioramenti ed è consentita la libertà di coscienza ma rispetto a quel testo. Non è che si va in ordine sparso...". I possibili 'miglioramenti' sono oggetto di un lavoro che va avanti da giorni. A partire dalle riunioni della 'bicameralina' Pd. "Lo stralcio e l'affido sono questioni superate -dice Walter Verini, membro della 'bicameralina'- la mediazione, se ci sarà, potrà avvenire dentro l'impianto del ddl". Si può agire, insomma, rafforzando alcune garanzie ma senza stravolgere il testo. Per dire, ieri sera alla 'bicameralina' (che tornerà a riunirsi il 19 o il 20 gennaio) si è parlato di prevedere magari un periodo di due anni per verificare se la coppia omossessuale ha i requisiti di adottabilità.
Leggi anche