(AdnKronos) - La seconda questione aperta dall’Istituto per la protezione dell’Ambiente, è che “si limita di fatto l’autorizzazione ai soggetti che possono sparare a pochi individui qualificati, che debbono avere prima partecipato a corsi o tenuto patentini – riassume Fava -. Si tratta di un’altra complicazione inutile, che costerà tempo e risorse per gli enti locali. Così si scaricherà su questi ultimi la necessità di trovare soluzioni e risorse economiche”.Non è finita. “Prendiamo inoltre atto del fatto che con questa modalità l’attuale piano è stato giustamente sospeso e dovrà essere necessariamente rivisto”. Quale sarà il percorso è impossibile prevederlo. “L’unica certezza è che si va verso una revisione sostanziosa del piano provinciale già in essere e che prevede l’adeguamento dello stesso a tutte le nefandezze di cui sopra”.
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