
Roma, 23 gen. (AdnKronos) - "Il leader del Pd è parso concludere la direzione del suo partito con l'impegno a fare comunque una legge sulle unioni civili ritenendola in sé utile alla nazione, qualunque ne sia il contenuto. Ma il punto è proprio il diverso impatto sulla nazione che la legge avrebbe sulla base dei suoi contenuti". Lo affermano i senatori di Area popolare Maurizio Sacconi e Nico D'Ascola. "Tanto sarebbe unificante una legge che registrasse il comune denominatore del rispetto per ogni orientamento sessuale e per le convivenze tra persone dello stesso sesso attribuendo ad esse diritti patrimoniali e di mutuo soccorso, quanto risulterebbe divisivo -aggiungono- un testo istitutivo di simil-matrimoni e adozioni. Non è un mistero che in questo caso, secondo tutti i sondaggi, si tratterebbe di un provvedimento minoritario nella società italiana. E il presidente del Consiglio, in una stagione così difficile della nostra nazione, non può essere indifferente al prodursi o meno di ulteriori fattori disgreganti. Alla vigilia di una consultazione referendaria sulla riforma della Carta costituzionale, sarebbe davvero paradossale -concludono i due esponenti di Ap- spaccare la Costituzione materiale".
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