
Roma, 1 feb. (AdnKronos) - L’Abi, che già prima del lancio di Seda (ottobre 2013) ha avviato un’interlocuzione con la Banca d’Italia e con l’Antitrust per rappresentare le novità e specificità del modello, conferma la massima disponibilità nel fornire i necessari chiarimenti e nell’esplorare ogni possibile spazio di miglioramento". E' quanto sottolinea in una nota il direttore generale dell'Abi, Giovanni Sabatini dopo l'apertura di un'istruttoria dell'Antitrust sul sistema Seda.Il servizio Seda, servizio opzionale aggiuntivo dello schema di addebito diretto Sepa, sottolinea Sabatini, "è stato sviluppato dalle banche su richiesta delle imprese per riproporre, nell’ambito dell’Area Unica dei Pagamenti in Euro (Sepa), le funzionalità presenti nel precedente servizio nazionale di addebito diretto (Rid)".Il servizio, aggiunge, "è stato promosso nell’ambito del Comitato nazionale di migrazione alla Sepa co-presieduto dalla Banca d’Italia e dall’Abi, cui hanno partecipato rappresentanti delle imprese, dei consumatori e della Pubblica Amministrazione. Superando il meccanismo basato sulle commissioni interbancarie definite a livello di settore, Seda prevede un modello contrattuale e di tariffazione che tiene conto delle tipicità del servizio e della pluralità di soggetti coinvolti nella sua erogazione: le imprese creditrici, tutte le loro banche, i clienti pagatori e tutte le loro banche".
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