Alimenti: Carni sostenibili, i consigli del nutrizionista per carne e salumi

cronaca
AdnKronos
Roma, 10 feb. (AdnKronos) - Effetto “sazietà”, connubio con alimenti ricchi di vitamina C e qualità del prodotto italiano: sono alcuni degli elementi più importanti da tenere a mente quando si parla di carne. Dopo il parere positivo su un consumo moderato di carne emesso, su richiesta del Ministero della Salute, dalla Sezione competente del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare (CNSA), che considera questo alimento “un’importante fonte di proteine ad alto valore biologico e di altri nutrienti essenziali per la vita, soprattutto in alcune fasce d’età e condizioni di salute” , la nutrizionista Elisabetta Bernardi, in un comunicato di Carni Sostenibili, fornisce cinque preziosi consigli per consumarla in modo corretto. “Nella nostra dieta la carne è un alimento che, in quantità moderate, non deve mancare in quanto sicuro e importante fonte di nutrienti essenziali per l’organismo", sottolinea Elisabetta Bernardi, nutrizionista e autrice del libro “Oggi cosa mangio”. Come affermato di recente dal Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare, le carni rosse e trasformate non sono la causa principale dei tumori, la cui insorgenza deriva da più fattori di natura individuale, comportamentale e ambientale, incluse le abitudini alimentari. Consumare carne in tutta tranquillità è quindi possibile, ancor più se si seguono alcuni piccoli accorgimenti”. Ecco cinque consigli fondamentali per consumare al meglio carne e salumi: è consigliabile consumare carni rosse e salumi in combinazione con gli alimenti contenenti vitamina C. “L’aggiunta di succo di limone in un piatto a base di carne o il consumo di un frutto a fine pasto, anche di una spremuta d’arancia, grazie al contenuto in vitamina C, non solo facilita l’assorbimento del ferro libero presente nella carne rossa, come accade per i vegetali, ma neutralizza quasi completamente i rischi legati a sostanze potenzialmente dannose dovute alla non corretta cottura o a sostanze utilizzate in alcune trasformazione alimentari – afferma la nutrizionista- . Non è un caso che nella carne trasformata venga aggiunto acido ascorbico, ossia la vitamina C”.

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