
(AdnKronos) - L'azione penale - riferisce la Coldiretti - "è stata archiviata la settimana scorsa dal giudice penale di Lodi il quale, condividendo quanto affermato dallo stesso pubblico ministero, non ha ravvisato condotte penalmente rilevanti". La Coldiretti "non si è mai macchiata di condotte violente né ha mai inteso minacciare o diffamare alcunchè. Costituisce invece legittimo esercizio delle prerogative delle forze di rappresentanza la divulgazione delle condotte contrarie ai più elementari principi concorrenziali: non esiste un equilibrio contrattuale laddove una parte può compensare l’altra con una somma inferiore al costo di produzione accertato dalle autorità pubbliche". La multinazionale transalpina "è il primo gruppo lattiero caseario nel mondo con un fatturato complessivo di 16 miliardi che in Italia sviluppa un giro d’affari per 1,4 miliardi di euro con una quota di mercato complessiva nel settore lattiero caseario del 23,4 per cento in volume mentre acquista circa l’8 per cento del latte italiano. Dall’acquisizione del gruppo Parmalat da parte della multinazionale francese nel 2011 in Italia hanno chiuso - ricorda la Coldiretti - 4000 stalle italiane, oltre il 10 per cento del totale. Una situazione che si è aggravata nel 2015 proprio a seguito della decisione di Lactalis di tagliare i compensi agli allevatori".
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