
(AdnKronos) - Accanto sente le istituzioni. "Ho sentito il ministro Martina - dice -, nei prossimi giorni sull'isola verranno il prefetto e gli assessori regionali. Oggi siamo più forti che mai, anche se io, personalmente, non mi sono mai sentito debole o solo nel processo di rinascita di Pantelleria". Per rilanciare l'Isola il primo cittadino ha ripreso in mano progetti fermi da 10 anni. Come appunto quello del Parco nazionale a cui manca solo la firma del ministero dell'Ambiente. Il decreto per la sua istituzione risale ad alcuni anni fa, ma appena dieci giorni fa è stato riattivato durante un'assemblea cittadina. "E' un'ottima possibilità di sviluppo per l'Isola" dice Gabriele. E forse proprio l'istituzione del parco e i nuovi vincoli potrebbero aver 'armato' la mano dei piromani. "E' una delle ipotesi - dice il sindaco -, ma dietro questo atto criminale ci sono anche ignoranza, retaggi culturali del passato, forse pure interessi sommersi che spero le indagini faranno emergere". Interessi che, però, il sindaco esclude siano legati a Cosa nostra. "Escludo che ci sia la mano della criminalità organizzata - dice -, oggi mi sento di dire che Pantelleria è estranea alle gravissime vicende che hanno interessato nelle ultime settimane il Parco dei Nebrodi". Per Gabriele il rogo che ha devastato l'isola resta, comunque, "un atto criminale, che non è stato fatto da un matto o un malato di mente". La Procura di Marsala ha aperto un'inchiesta per far luce su cause e responsabili. "Noi intanto siamo pronti a ripartire, perché non c'è spazio per la rassegnazione" conclude Gabriele.
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