
(AdnKronos) - Proprio per questo Luxuria sottolinea l'importanza del suo appello: "Sempre più spesso - spiega all'Adnkronos - ricevo telefonate di chi non sa come comportarsi. Nel senso che c'è molta confusione su questo tema". Il fatto, prosegue, è che "dopo di me, le candidate trans sono aumentate in modo consistente. Ce ne sono a Napoli nella lista di De Magistris, a Roma nella lista di Giachetti, a Pordenone e anche a Milano, dove candidate trans figurano in svariate liste".Tuttavia, sottolinea Luxuria, "potrebbero delinearsi scenari del tutto inaspettati". Tutto, chiarisce, ha origine da una sentenza della Cassazione che lo scorso anno ha riconosciuto a una persona che da 25 anni vive ed è socialmente riconosciuta come una donna, il diritto di cambiare sesso all'Anagrafe senza aver doversi operare. "Ciò significa che molte trans, pur avendo un nome femminile, biologicamente continuano a risultare di sesso maschile". Dunque "indicando sulla scheda il nome del candidato uomo e quello di una candidata trans, si rischia che entrambi vengano considerati uomini, determinando l'annullamento del voto". Questa, osserva Luxuria, "sarebbe una doppia discriminazione, tanto per chi si candida, quanto per chi intende dare il voto a una candidata trans". Senza contare che, "chi si candida, spesso lo fa anche per combattere queste discriminazioni e in questi casi, le regole rischiano di essere doppiamente punitive". Per questo "mi auguro che il Viminale si esprima con una nota di chiarimento nel rispetto di tutti. Perché - conclude - anche questa è una battaglia di civiltà".
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