
Roma, 1 giu. (AdnKronos) - Per dare impulso alla crescita dell'aviazione mondiale e al turismo, i Governi dovrebbero consentire la proprietà delle compagnie aeree in mano straniera fino al 100% del capitale. Occorre eliminare la norma della nazionalità, che vieta la proprietà straniera delle aviolinee, limitando così i potenziali investitori e aumentando i costi del capitale. E' la richiesta che arriva dalla conferenza del World Economic Forum e Asean, nella due giorni in corso a Kuala Lumpur. Per il Wef, inoltre, "questa norma impedisce alle compagnie aeree l'opportunità di ricorrere a merger transnazionali per aumentare efficienza e dimensioni, di integrare pienamente il proprio network per offrire ai passeggeri una più ampia gamma di destinazioni". La "nationality rule" limita generalmente la proprietà straniera a circa il 49% del capitale e la maggioranza deve rimanere in mani nazionali. a differenza delle aviolinee, rileva il Wef, in molti Paesi gli aeroporti sono stati liberalizzati con successo consentendo la proprietà straniera.
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