
Roma, 4 giu. (AdnKronos) - “Oggi è la giornata del silenzio elettorale, dello stop alle parole: parlate, gridate, o anche semplicemente sussurrate. Un silenzio però che rimanda ad una intensa riflessione, ad una elaborazione più seria delle informazioni raccolte in questi ultimi mesi: un silenzio attivo che dovrebbe tutelare la nostra libertà di scelta e la nostra consapevolezza sul futuro che vogliamo costruire per le nostre città”. Lo afferma la deputata Paola Binetti, di Area popolare."In queste ultime ore c’è stato il tentativo di spostare l’attenzione sul prossimo referendum costituzionale, svuotando di senso la scelta delle prossime ore. Ma non è così - rimarca Binetti - 13 milioni di elettori rappresentano il cuore stesso del Paese, delle sue idee e dei suoi valori, delle sue speranze e delle sue paure. Nessuno può negare l’impatto che avranno sullo sviluppo della legislatura, sula sua durata e sulla sua qualità. La scelta però non va fatta guardando solo al sindaco e rinunciando a scegliere tra i suoi consiglieri quelli che ci sembrano avere le migliori qualità, in ogni lista. Anzi potremmo dire che se la scelta del sindaco ha molto di viscerale: a sinistra o a destra si finirà col votare secondo le rispettive appartenenze, la scelta dei consiglieri può essere più riflessiva, ancorata a dati di maggiore oggettività, alle loro storie, alle loro attività, alla loro etica personale e pubblica". "Con una attenzione in più alle donne". Per l'esponente di Ap, "più donne in Comune, in Campidoglio significa dare alle nostre città una impronta indelebile di dignità, di accoglienza e di concretezza, tutti requisiti del buon governo”.
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