
Roma, 6 giu. (AdnKronos) - Gianni Cuperlo lo mette per iscritto su Facebook. Dice di trovare "insopportabile" la "morale del giorno dopo, quella di chi 'te lo avevo detto'". Eppure i risultati consegnati dal primo turno delle amministrative di ieri, offrono il destro alla minoranza per rinfacciare a Matteo Renzi una strategia che avrebbe penalizzato i candidati del Pd. Innanzitutto la priorità data alla battaglia d'ottobre sul referendum. Poi le "alleanze improprie", per dirla con Roberto Speranza, con Ala di Denis Verdini. "Non creiamo ulteriori danni'', dice senza giri di parole Davide Zoggia. E ancora, il vecchio cavallo di battaglia della sinistra dem: il doppio ruolo non va, al Pd serve un segretario a tempo pieno. E all'elenco si aggiunge pure la questione Italicum. Se ne riparlerà, dicono i dirigenti della minoranza, dopo il secondo turno. Ma le questioni sono state messe tutte sul tavolo. Già stamattina, da Speranza che ha parlato con i cronisti prima del punto stampa di Renzi al Nazareno. Il premier indirettamente qualche risposta l'ha data alla sinistra. E pure qualche frecciatina. Ammette Renzi che dove "si è cercato di fare delle alleanze come a Napoli, queste non hanno funzionato minimamente, questo è un elemento di grande chiarezza". Ma fa presente alla minoranza dem che "chi è di sinistra e non vuole votare Pd, vota 5 stelle e non i movimenti a sinistra del Pd. Questo mi sembra evidente". E sull'Italicum nessuna apertura a modifiche: "Confermo su tutta la linea".
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